"La vostra palazzina è a rischio crollo": 30 famiglie rimangono senza casa
I residenti: "Abbiamo sentito uno scricchiolio". Dai controlli è emerso che i pilastri portanti in cemento armato erano ammalorati e con i ferri "scoppiati"
Qualcuno ha sentito uno scricchiolio, ha chiamato carabinieri e vigili del fuoco e poche ore dopo circa trenta famiglie si sono ritrovate senza una casa "a tempo indeterminato". È stata una lunga notte a Misilmeri (Palermo) dove sono state sgomberate per rischio crollo tre palazzine che si trovano in viale Europa, ai civici 82, 84 e 86. Dai primi sopralluoghi, infatti, è emerso che i pilastri portanti in cemento armato erano ammalorati e con i ferri "scoppiati". Il sindaco Rosario Rizzolo - dopo le interlocuzioni con vigili del fuoco, carabinieri e Protezione civile - ha emesso un'ordinanza per chiudere le strade attorno agli edifici e trovato un sistemazione in albergo per alcune famiglie. Valutazioni in corso per lo sgombero di altre due costruzioni vicine.
Secondo una prima ricostruzione si tratta di tre palazzine di cinque piani che sarebbero state edificate negli anni Ottanta. "Siamo stati contattati dai carabinieri - spiega Rizzolo a PalermoToday - e abbiamo attivato il Centro operativo comunale. I nostri tecnici hanno ispezionato le fondamenta ma, vista la situazione di pericolo, nessuno potrà entrare lì sino a quando non verranno eseguiti con urgenza i lavori di messa in sicurezza". Il primo cittadino, in contatto costante anche con la Prefettura, ha programmato una serie di incontri per questa mattina invitando al municipio le famiglie, circa un centinaio di persone, sia per diffidarli a eseguire gli interventi sia per trovare loro una sistemazione.
"Stiamo cercando di capire - conclude il sindaco Rizzolo - se queste famiglie, anche solo in parte, abbiano un'altra casa o riescano a farsi ospitare da qualche parente. La scorsa notte siamo stati costretti a mandare qualcuno nelle strutture alberghiere a spese dell'Amministrazione. Per il resto dobbiamo capire come procedere per garantire la necessaria assistenza familiare". Disagi, sebbene contenuti, anche per gli studenti di istituto privato che proprio in questi giorni erano alle prese con gli orali per l'esame di maturità. Sembrerebbe inoltre che fosse stato già abbozzato un progetto per il recupero delle palazzine che però avrebbe subito un ritardo a causa di un contenzioso con un professionista.