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Venerdì, 29 Marzo 2024
Milano

Il ristorante con le porte chiuse e i clienti dentro a cena segnalato dai vicini

Controllo della polizia poco dopo mezzanotte in un locale di via Bramante a Milano, poi chiuso. Le regole sono chiare

La porta principale d'entrata era chiusa, sbarrata, ma quella sul retro era aperta per permettere l'ingresso ai clienti. Nella notte tra domenica e lunedì, la polizia ha chiuso un ristorante etnico di via Bramante, in zona Chinatown a Milano, per la violazione delle normi anti covid. L'intervento degli agenti è scattato poco dopo la mezzanotte a seguito di una segnalazione arrivata da un residente della zona, che sentiva rumori e voci provenire dal locale, che teoricamente - in rispetto delle norme anti coronavirus - doveva essere chiuso e poteva lavorare soltanto con le consegne a domicilio.

Il ristorante con le porte chiuse e i clienti dentro segnalato dai vicini

Una volta fatto accesso nel ristorante, gli agenti hanno accertato che sedute a un tavolo c'erano cinque persone che stavano cenando e festeggiando. I cinque sono stati tutti identificati e saranno sanzionati con multe da 400 euro a testa, proprio per le violazioni alle regole anti covid. Stesso destino per il proprietario del ristorante, un 27enne cittadino cinese, che dovrà anche chiudere il locale per i prossimi 5 giorni. I poliziotti hanno poi accertato che gli "invitati" erano entrati da un ingresso secondario nel cortile interno del condominio, mentre la porta principale - che dà sulla strada - era stata tenuta chiusa a chiave proprio per evitare di attirare l'attenzione delle forze dell'ordine.

Le regole sui ristoranti in zona rossa

La Lombardia si trova in zona rossa In quest'area è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze. Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:

  • dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
  • dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili - codice ATECO 56.3).

La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati. Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.
 

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