A Roma marciapiedi come sabbie mobili: "Una signora è sprofondata e si è dovuta togliere le scarpe"

Marciapiedi come sabbie mobili nel quartiere Aurelio, a Roma. Sono tante le segnalazioni dei residenti che percorrendo i marciapiedi della zona, da via Boccea a Gregorio XI, hanno corso il rischio di rimanere "impantanati" a causa del caldo che scioglie il bitume. E non è un'esagerazione. Angelo Belli, coordinatore della Lega nel Municipio XIII, denuncia un episodio a suo dire realmente accaduto. "L'altro giorno - racconta a RomaToday - una signora è sprofondata e chi l’ha soccorsa ha dovuto addirittura toglierle le scarpe".

Ma com'è possibile che con il caldo i marciapiedi diventino così instabili? Secondo il coordinatore della Lega il motivo è molto semplice: i lavori non sarebbero stati eseguiti a regola d'arte. Se i piedi affondano nell’asfalto, "non è perché è appena stato posato, ma perchè evidentemente - fa notare - sono stati utilizzati materiali scadenti o da mesi la posa non è quella definitiva".

Si perché il rifacimento dei marciapiedi in questione è relativo al ripristino effettuato da una società di sottoservizi che su quelle strade ha realizzato alcuni lavori con scavo, "cantieri che risalgono a mesi fa, da febbraio a giugno, non sono così recenti" sottolinea il coordinatore. 

"Adesso con il sole il manto posato si sta squagliando creando enormi disagi ai pedoni" denuncia Belli. Residenti e titolari delle attività commerciali puntano il dito sui materiali utilizzati ma anche "verso lo scarso controllo del Municipio sui lavori effettuati da altri sul territorio". 

Dopo le proteste alcuni commercianti hanno ottenuto il rifacimento di una parte di Largo Boccea "ma qui - dicono i residenti - tutti i tratti rattoppati andrebbero completamente rifatti, non possiamo stare con i marciapiedi sabbie mobili".

Marciapiedi come sabbie mobili a Roma, il video