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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Brescia

"Sana è stata strangolata, un terribile delitto d'onore"

La 25enne che viveva a Brescia sarebbe stata uccisa nel suo Paese. Dagli esami autoptici emerge che "l’osso del collo è stato rotto"

Sana Cheema sarebbe stata strangolata: a dirlo sono i primi risultati dell’autopsia eseguita dal Punjab Forensic Laboratory, il laboratorio forense che ha analizzato i campioni dopo la riesumazione del corpo della ragazza. Nessun malore, dunque, come affermano i familiari, ma un terribile "delitto d’onore": la giovane di 26 anni, italiana e di origini pakistane cresciuta a Brescia, sarebbe stata uccisa per aver detto di "no" a un matrimonio combinato.

Per il delitto sono stati fermati il padre di Sana, Ghulam Mustafa, il fratello Adnan Mustafa e lo zio Mazhar Iqbal. Pare che la giovane – che abitava in Via Bevilacqua a Brescia – fosse fidanzata con un suo coetaneo, anche lui residente in città.

Sana, la ragazza bresciana morta in Pakistan: "Aveva rifiutato un matrimonio combinato" 

Lo scorso 18 aprile, subito dopo la morte, Sana era stata seppellita in tutta fretta dalla famiglia, che sosteneva fosse morta in un incidente. Secondo la polizia, invece, il padre Ghulam Mustafa voleva imporle le nozze con un parente contro il suo volere. Da qui la decisione di ucciderla il giorno prima che tornasse in Italia, con l'aiuto del figlio Adnan Mustafa e del fratello Mazhar Iqbal.

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