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Martedì, 23 Aprile 2024
Città Milano

I tre ragazzi che lanciano sassi dal cavalcavia sulla A1

Sono stati fermati non lontano dal casello di Melegnano. Denunciati e riaffidati alle famiglie, ora la posizione dell'unico maggiorenne è al vaglio della procura della Repubblica di Lodi. L’Osservatorio ASAPS nel 2019 ha registrato 115 episodi del genere su auto in transito

Un passante ha chiamato le forze dell'ordine non appena li ha visti. La Polizia stradale di San Donato Milanese (Milano) ha denunciato tre ragazzi, di cui due minorenni e uno da poco maggiorenne, fermati appena dopo aver lanciato, sabato pomeriggio, sassi dal cavalcavia nei pressi del casello della A1 a Melegnano, non lontano dal capoluogo lombardo.

Sassi dal cavalcavia: denunciati 3 giovanissimi

Le conseguenze per gli automobilisti avrebbero potuto essere gravi. Dopo averli bloccati e riconosciuti i tre sono stati riaffidati alle rispettive famiglie. Da oggi, la posizione del maggiorenne è al vaglio della procura della Repubblica di Lodi mentre le notizie di reati, per i minorenni, sono state trasmesse alla procura per i minorenni di Milano. 

Un episodio grave, non isolato purtroppo. Le pagine di cronaca regolarmente danno notizia di follie del genere. A gennaio una persona a Vicolungo era stata arrestata per aver lanciato di notte dal cavalcavia un masso e un cartello stradale da un cavalcavia dell'autostrada A4 Torino-Milano: un sasso del peso di 3 kg e un tombino di ferro di 8 kg avevano colpito un autoarticolato e due autovetture in transito, senza fortunatamente provocare feriti.

L’Osservatorio ASAPS nel 2019 ha registrato 115 episodi di lancio di sassi su auto in transito, 2 avvenuti sulla rete autostradale e 113 su quella ordinaria nei quali purtroppo non si sono contati solo danni ai veicoli ma anche 12 feriti. Le forze di polizia hanno arrestato 8 maggiorenni e 12 sono stati fermati. I minorenni arrestati o fermati sono stati invece 25. 19 gli episodi avvenuti sulla rete stradale del nord, 43 al centro e 51 al sud.

Nel 2015 sulla A1, sempre all'altezza di Melegnano, in provincia di Milano, si scoprì che erano cinque ragazzini i responsabili del panico che si era creato tra gli automobilisti dell'autostrada del Sole. Lanciavano sassi dal cavalcavia di San Zenone, danneggiando due auto e sfiorato altre vetture in corsa lungo la carreggiata.

I sassi dal cavalcavia nella storia recente

La prima vittima accertata colpita dal lancio di un sasso da un cavalcavia fu la piccola Maria Jlenia Landriani. Il 22 aprile 1986 la bambina di due mesi e mezzo morì mentre dormiva nell’auto dei genitori lungo la provinciale Milano-Lentate. La tragedia colpì profondamente l'opinione pubblica.

Nel 1996 molto spazio sulla stampa ebbe anche la drammatica fine di Maria Letizia Berdini, 31 anni, che morì lungo l’autostrada Torino-Piacenza mentre era in auto con il marito, sposato cinque mesi prima, in partenza per il loro primo Capodanno da marito e moglie: un masso lanciato da un cavalcavia sull’autostrada, nei pressi di Tortona, non le lasciò scampo. Secondo l’accusa, il masso che la uccise venne lanciato «per scacciare la noia» da un gruppo di giovani: tre fratelli e un cugino residenti a Tortona, all’epoca dei fatti tra i 18 e i 25 anni, condannati poi a lunghe pene detentive.

A inizio 2020 sassi lanciati da un cavalcavia hanno preso in pieno l'auto su cui viaggiavano gli attori Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi, illesi per miracolo. Erano a bordo della loro auto lungo la A25 verso la capitale, tornando dall'ennesima applaudita esibizione del loro Don Chisciotte, quando la macchina è stata colpita da un sasso lanciato volutamente dal cavalcavia che ha mandato in mille pezzi il parabrezza.

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