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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Scoperta la prima edera velenosa d'Italia: "È molto tossica"

Trovata da tre ricercatori universitari sulle colline dell'Impruneta

Un team di botanici dell'orto e museo botanico dell'università di Pisa ha scoperto il primo caso in Italia di naturalizzazione di Toxicodendron radicans, la cosiddetta 'edera velenosa'. Si tratta di una specie aliena originaria del Nord America e di alcune parti della Cina. Il ritrovamento di una grossa popolazione completamente spontaneizzata è avvenuto in località Sassi Neri a Impruneta, sulle colline di Firenze ad opera di Giovanni Astuti, Francesco Roma-Marzio e Roberta Vangelisti.

I tre ricercatori hanno documentato la scoperta in un articolo sulla rivista Italian Botanist, organo ufficiale della società botanica italiana. I campioni raccolti sono stati inseriti nell'erbario del museo botanico pisano. L'edera velenosa non era mai stata trovata in Toscana e per l'Italia c'erano solo due segnalazioni storiche per il Trentino-Alto Adige risalenti al 1893 e al 1930, come specie occasionalmente sfuggita alla coltivazione.

Si tratta di una pianta fortemente tossica, che provoca dermatiti da contatto che, nel solo Nord America, colpiscono milioni di persone ogni anno. Importante dunque che le amministrazioni e la popolazione locale siano consapevoli della pericolosità di questa specie.

sassi neri impruneta

"Le invasioni biologiche - spiega Lorenzo Peruzzi, direttore dell'orto e museo botanico dell'università di Pisa - sono oggi uno tra i più rilevanti temi ambientali nella nostra società. Specie aliene animali o vegetali, introdotte consapevolmente o meno dall'uomo in un territorio dove non sarebbero mai giunte con dinamiche naturali, possono causare danni anche gravi alla biodiversità autoctona. In alcuni casi però i problemi causati da queste specie possono anche ritorcersi direttamente contro la specie umana. Il ritrovamento dell'edera velenosa a Impruneta è un importante esempio in questo senso, che forse può essere utile per renderci più consapevoli di questi problemi".

Giovanni Astuti, Francesco Roma-Marzio e Roberta Vangelisti fanno parte dello staff tecnico-scientifico dell'orto e museo botanico dell'università di Pisa e collaborano a una iniziativa promossa dal gruppo per la floristica, sistematica ed evoluzione della società botanica italiana, volta a ricercare sul territorio specie di piante segnalate in passato e non più confermate per il territorio italiano. Il fortuito ritrovamento dell'edera velenosa è avvenuto nell'ambito di questa attività.

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