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Sabato, 20 Aprile 2024
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Scuola svizzera di Milano nella bufera: ritira la norma anti disabili

Nel regolamento era stato scritto: "Essendo la Scuola Svizzera impegnativa e multilingue, non è ottimale per studenti affetti da disturbi dell'apprendimento

MILANO - La scuola svizzera di via Appiani a Milano è pronta a eliminare dal regolamento la norma "anti disabili". E' la stessa scuola a renderlo noto, dopo le fortissime polemiche dovute a quella che, da più parti, è stata interpretata come una vera e propria discriminazione nei confronti di studenti «con disturbi dell'apprendimento quali dislessia, discalculia, Adhs, Sindrome di Asperger, autismo e disturbi comportamentali» in quanto la scuola è «impegnativa e multilingue».

Lo stesso istituto era stato colpito da recensioni pessime sulla pagina Fb. "Cari svizzerotti, pensavo di portare mia figlia, che è estremamente dotata intellettualmente, oltre che multilingue per esperienze personali, a sviluppare le sue doti presso il vostro istituto. Peccato che mia moglie, quindi sua madre, sia disabile, a causa di un incidente avvenuto nel 2000. Ne consegue che, a quanto leggo, non potrebbe essere partecipe di alcunché, dato che non prevedete un accesso al vostro istituto per disabili. Che facciate schifo è, a questo punto, un dato di fatto. Vi prego di denunciarmi per quanto vi sto scrivendo, non vedo l'ora di potermi confrontare con qualcuno di voi, su questo argomento. Saluti", scrive un utente. La vicenda ricorda, molto da vicino, quella delle suore Mantellate, un istituto milanese che aveva caldamente sconsigliato l'iscrizione a una mamma con un bimbo con disabilità, nonostante avesse tutti i diritti a essere iscritto. 

La dirigenza scolastica si era giustificata asserendo che si trattava di un consiglio, un "avvertimento" ai genitori. Come a dire: vi preavvertiamo che la scuola è molto impegnativa, regolatevi di conseguenza. Ma nel regolamento c'è anche un'altra norma che ha fatto discutere: quella relativa ai disabili. «Essendo l'edificio su più livelli, privo di ascensore, non è altresì una scuola adatta a studenti con gravi handicap motori», si legge nel testo.

Ora, come si diceva, l'istituto rende noto che eliminerà integralmente l'articolo contestato. Del resto le voci critiche erano state unanimi e ad altissimi livelli. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva definito inaccettabile quell'articolo. Il ministro dell'istruzione Valeria Fedeli aveva chiarito che, in Italia, dal 1977 sono state superate le classi differenziali e aveva annunciato verifiche e anche, eventualmente, una azione legale. 

Non solo: l'ambasciatore elvetico in Italia, Giovanni Kessler, aveva stigmatizzato quel regolamento e anche dal governo svizzero era arrivato l'alt: «E' una norma che non ci piace, dovrà essere tolta», aveva dichiarato Daniel Menna dell'ufficio federale della cultura. 

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