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Lunedì, 11 Dicembre 2023
Città Milano

Spacciavano con la chat di Facebook: mamme "infiltrate" li fanno arrestare

Tre ventenni sono stati arrestati dalla polizia

Alcune mamme si sono introdotte nella chat collettiva di Facebook con cui gli spacciatori si accordavano con i coetanei per vendere la droga e hanno consentito agli agenti del commissariato Quarto Oggiaro (Milano) di sgominare il trio di ventenni che si occupava di rifornire di hashish e marijuana i giovani. Tre insospettabili, di buona famiglia, due all'ultimo anno di superiori e uno al primo di università, che si facevano chiamare Vitto Spaccino, Alia e Jerry Pot (l'universitario).

Un'attività, quella dello spaccio, nata e sviluppatasi proprio nelle scuole della zona di Quarto Oggiaro, stando almeno alle indagini del commissariato. Nella cantine avevano nascosto circa due chili di droga, un quantitativo notevole che fa pensare ad un "giro" piuttosto stabile e strutturato. C'era anche dell'hashish confezionato in ovuli, un particolare strano che ha sorpreso gli investigatori visto che, solitamente, gli ovuli vengono utilizzati per altri tipi di sostanze.

Secondo quanto riporta MilanoToday, l'indagine è iniziata quando la mamma di un consumatore di hashish si è presentata in commissariato mostrando la chat nella quale, insieme ad altre due madri, si era inserita con un profilo fake di una studentessa interessata a partecipare agli acquisti, e facendo anche ascoltare agli agenti i messaggi vocali che venivano scambiati. Nessun dubbio sull'evidenza dello spaccio e sull'utilità della chat di gruppo per comunicare con i potenziali clienti. Da alcuni messaggi vocali si capiva che i frequentatori del gruppo avevano perfetta coscienza di chi fossero gli spacciatori e li chiamavano con i loro soprannomi.

La chat era frequentata da una settantina di giovani. Presto per dire se fossero tutti clienti del terzetto agli arresti, ma le indagini proseguono.

La notizia e le foto su MilanoToday

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