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Giovedì, 30 Novembre 2023
Roma

Studentessa in classe con un top, il prof: "O ti copri o ti denudi"

I fatti denunciati sarebbero avvenuti in un liceo di Roma

“Quando una studentessa si è rimossa la felpa per rimanere con un top sportivo, il docente dell'ora ha pronunciato di fronte a tutta la classe una frase agghiacciante: "O ti copri o ti denudi". Lo hanno denunciato i giovani del collettivo ’20 Novembre’: i fatti, stando a quanto hanno raccontato gli studenti, sarebbero avvenuti nella mattina di venerdì al liceo Plinio Seniore, in zona Castro Pretorio a Roma. Anche la Rete degli studenti medi di Roma centro ha espresso solidarietà: “Inaccettabile che episodi come questo avvengano, soprattutto dentro scuola, serve una presa di posizione chiara della scuola riguardo l'accaduto. Il 18 novembre ci mobiliteremo anche per tutti gli episodi come questo”, ha commentato Valeria Cigliana.

I fatti vengono raccontati in una nota diffusa dagli studenti del liceo, parte del collettivo ’20 Novembre’. “Non accorgendosi della reazione che stava suscitando negli studenti e nelle studentesse con queste sue uscite, il professore ha continuato a bersagliare la ragazza con altre frasi sessiste simili a quella di sopra, alzando poi il tiro nel rivolgersi a uno studente, etichettandolo come omosessuale, dicendogli “è talmente sexy da farti cambiare sponda”, riferendosi sempre alla ragazza”.

Quanto accaduto, per i giovani del collettivo è il riflesso di “un clima non sicuro per sé stessi dentro la scuola, a causa del comportamento sessista e verbalmente violento del docente. Confrontandosi in riunione chiamata d'urgenza, sono emersi altri episodi che coinvolgono anche altri docenti, in alcuni casi sono state pronunciate allusioni ammiccanti e in altri più propriamente molestie che vanno avanti da diversi anni all'interno dell'istituto”. 

Infine, nella nota si legge: “Ciò che la scuola non ci insegna ma che sfortunatamente ci mostra è che una radice di sessismo e di omofobia permane nella nostra società, anche nei luoghi del sapere, che dovrebbero essere luoghi di apprendimento liberi da discriminazioni e sicuri per tutti e tutte. Quante generazioni ancora dovranno passare prima che si possa fare scuola senza ricevere commenti degradanti, sessisti e omofobi sul proprio abbigliamento, o abbracci troppo stretti o sguardi fissi e indesiderati?”. E in ultimo il riferimento di mentalità come quella del docente alla mentalità dei partiti politici al governo nazionale. “È la stessa mentalità che unisce le forze partitiche di questo nuovo governo, che ha annunciato di non voler modificare i diritti su carta, ma sta dimostrando di voler rendere sempre meno accessibili pratiche come l'aborto e ha presentato un ddl che vorrebbe riconoscere il feto come soggetto giuridico”. 

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