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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA / Varese

"Basta con i videogiochi": accoltella il figlio e si suicida

Il dramma nel varesotto. L'uomo, al termine di una lite, avrebbe aggredito il figlio. Poi sarebbe fuggito nella sua azienda, dove si è ucciso

VARESE - La lite per l'ennesima mattinata sprecata con i videogiochi. Le coltellate al figlio. Poi la fuga, e le coltellate a se stesso. Fatali. Dramma domenica mattina, poco dopo mezzogiorno, a Brunello, paese del varesotto, dove un imprenditore di cinquantatré anni, Giuseppe Basso, ha aggredito il figlio, ferendolo, prima di uccidersi con un fendente al cuore. 

Teatro della tragedia, la casa della famiglia e l'azienda che la vittima gestiva insieme a un socio. Dalle prime ricostruzioni sembra che l’uomo sia sceso al piano terra dove il figlio, sedici anni, stava giocando. L’uomo, secondo quanto ricostruisce il Corsera, gli avrebbe chiesto di essere più serio, di studiare di più e di smetterla di sprecare il tempo con i videogame. Ne sarebbe nata una lite, al termine della quale, il cinquantatreenne avrebbe impugnato un coltello, colpendo il figlio alla schiena e al fianco. A quel punto il ragazzino sarebbe corso al piano superiore della casa dove la madre, in compagnia del figlio minore, un ragazzo di tredici anni, stava preparando il pranzo, e ha urlato: "Guarda papà che cosa mi ha fatto". 

L'uomo si è immediatamente allontanato da casa e si è rifugiato nella sua azienda a Brunello. Lì, in uno stanzino, si è ucciso con una coltellata al cuore. Poco prima delle due di pomeriggio, i carabinieri lo hanno trovato già morto in un lago di sangue. Meglio è andata al sedicenne: è ricoverato, ma non è in pericolo di vita. 

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