Accusato di truffa: dipendente comunale s'impicca
L'uomo era addetto al servizio certificazione prima che fosse accusato di peculato e truffa e fosse allontanato dal servizio. A gennaio sarebbe cominciato il processo
MACERATA - Forse non ha retto alle accuse. Forse si è sentito già condannato, nonostante il processo sarebbe iniziato solo a fine gennaio. Giuseppe Garufi, 60enne dipendente del Comune di Macerata, indagato per peculato e truffa, ha preferito farla finita impiccandosi in un appartamento di sua proprietà dove è stato trovato cadavere intorno alle 13 di venerdì.
Addetto al servizio certificazione, il 60enne era sospettato di essersi impossessato, illecitamente, delle somme versate da cittadini extracomunitari per ottenere i ricongiungimenti familiari. Un'accusa, questa, che lo aveva fatto allontanare dal servizio.
Garufi, già rinviato a giudizio per il rogo di tre auto comunali nel 2011, avrebbe poi appiccato un incendio in Comune per vendetta o, ancora non è chiaro, nel tentativo di cancellare le prove.
Solo ieri, la casa del dipendente comunale era stata perquisita, insieme a quella del fratello indagato per intercettazione.