"Tutti mi prendono in giro, nessuno mi capisce": 14enne gay si suicida
Il giovane si è lanciato dal terrazzo di casa sua nella notte fra mercoledì e giovedì. In alcuni bigliettini le scuse alla famiglia e i motivi del gesto: "Nessuno mi capisce, non ce la faccio più"
ROMA - Nessuna via d'uscita. Solo, deriso, insultato, escluso. Non ha sopportato il dolore di quelle continue battutine dei compagni. Non è riuscito ad affrontare la paura di dire ai suoi genitori che era gay. Così, nella notte fra il 7 e l'8 agosto, si è lanciato nel vuoto. Ha aperto la finestra della sua casa nel quartiere San Basilio della Capitale, in via Sandulli, e ha deciso di farla finita. Un volo di venti metri che ha spezzato la sua giovane vita di 14enne.
Ragazzo gay preso in giro e umiliato, tenta il suicidio: salvo per miracolo
Una vita diventata troppo difficile per andare avanti. Come avrebbe scritto lui stesso su alcuni foglietti lasciati nella stanza prima dell'estremo gesto: "Tutti mi prendono in giro, nessuno mi capisce - si sarebbe sfogato - Non ce la faccio più". In una pen drive, invece, l'ultimo messaggio di scuse per i suoi genitori. Gli stessi ai quali non ha avuto il coraggio di confessare la sua omosessualità. Gli stessi che ora sono distrutti dal dolore. (da RomaToday)