rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Pisa / Italia

Scomparsa di Roberta Ragusa, il supertestimone inchioda il marito

Il superteste che accusa Logli sembra avere superato l'esame e aver convinto procura e parti civili

PISA - Novanta minuti davanti al Gip. Nel corso dell'incidente probatorio il supertestimone ha ripetuto ciò che aveva visto la notte tra il 13 e 14 gennaio 2012, e che aveva già riferito agli inquirenti mettendo così una seria ipoteca sull'alibi di Antonio Logli, il marito di Roberta Ragusa, la donna che svanì nel nulla quella notte dalla sua casa di Gello di San Giuliano Terme.

Il marito è l'unico indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Il superteste sembra avere superato l'esame e ha convinto procura e parti civili.  Loris Gozi, il giostraio divenuto protagonista di uno dei gialli più seguiti degli ultimi anni, ha risposto colpo su colpo anche alle domande della difesa di Logli, tese a screditarlo e a ribaltare il giudizio degli investigatori sulle sue dichiarazioni, tanto che all'uscita dal tribunale ha commentato: "E' andato tutto bene".

L'uomo aveva spiegato di aver visto il marito di Roberta Ragusa fuori dalla sua abitazione ben oltre la mezzanotte smentendo quindi ciò che ha sempre sostenuto l'indagato, che invece diceva d'essersi addormentato quella sera alle 23.45 e di essersi accorto solo il mattino seguente della scomparsa della moglie. "Ha ribadito in modo incisivo ciò che aveva già detto più volte agli inquirenti" ha spiegato l'avvocato Natascia Marini che oggi l'ha accompagnato in aula ma non ha assistito all'esame come prescrive il codice di procedura penale. "Mi ha però riferito - ha aggiunto il legale - di essere stato preciso nei riferimenti e di avere risposto compiutamente alle domande che gli sono state poste".

Presente anche Antonio Logli, rimasto gelido, impassibile anche in questa circostanza. Gozi aveva detto in passato di temerlo ma oggi, ha concluso la Marini, "ha incrociato più volte il suo sguardo senza farsi condizionare e ha continuato a riferire con serenità ciò che aveva visto. Quando la difesa di Logli ha provato ripetutamente a farlo cadere in errore con argomenti non attinenti al processo, sia il Gip che le parti civili hanno bloccato questo tentativo".

E' soddisfatto dell'esame anche il procuratore Ugo Adinolfi: "Abbiamo formato la prova e ora le sue dichiarazioni possono essere utilizzate in un'eventuale processo contro Logli". Il magistrato ha anche annunciato che nelle prossime settimane ci saranno altri interrogatori: "Sentiremo i parenti dell'indagato e poi lui stesso se deciderà di rispondere all'interrogatorio. Non c'é ancora una data precisa ma credo che ciò avverrà nel giro di un mese".

Dice di essere convinto dalle dichiarazioni di Gozi anche l'avvocato Enrico Maria Gallinaro che rappresenta le cugine pisane di Roberta Ragusa, Sonia e Giovanna Alpini, e che ha partecipato all' udienza in qualità di parte civile: "Ha dimostrato di essere credibile. Ora sappiamo che quanto ha sempre raccontato Logli non corrisponde al vero". Preferisce il silenzio, invece, l'avvocato Roberto Cavani, difensore dell'indagato. (DA PISA TODAY)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scomparsa di Roberta Ragusa, il supertestimone inchioda il marito

Today è in caricamento