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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Gloria Rosboch, Gabriele Defilippi tenta il suicidio in carcere: "Voglio morire"

Il giovane ha "tentato maldestramente il suicidio, annodando la canottiera al termosifone" scrive la Stampa. Ieri l'ultimo saluto a Gloria Rosbosch, il parroco: "È stata spazzata via da una violenza inaudita"

Ieri si sono svolti i funerali di Gloria Rosboch, l’insegnante 49enne per il cui omicidio sono stati arrestati Gabriele Defilippi, Roberto Obert e la madre del giovane.

L'ULTIMO SALUTO - "Una vita non può essere stroncata perché un altro essere umano si è arrogato il diritto inesistente di togliergli la vita. Solo un criminale, un pericoloso folle, può compiere un tale gesto. Un folle che deve essere fermato, perché le sue mani omicide non possano distruggere altre vite". Queste le parole, molto dure ma apprezzate dai presenti, del parroco di Castellamonte, don Angelo Bianchi, nell'omelia pronunciata durante i funerali di Gloria Rosboch.

Gloria "è stata spazzata via da una violenza inaudita", ha sottolineato il parroco. In chiesa, e sul sagrato, centinaia di persone hanno partecipato ai funerali in silenzio. "Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato. Tutti tranne quel criminale, quel maledetto che ti ha messa qua...", ha detto Ettore Rosboch, in lacrime, davanti al loculo in cui è stato tumulato il feretro della figlia.

DAL CARCERE - La Stampa racconta del primo incontro in carcere con l’avvocato dopo l’arresto. Gabriele Defilippi vuole essere sottoposto alla perizia psichiatrica, secondo il suo legale ha "fortissimi disturbi della personalità, già riscontrati nel periodo dell’adolescenza e mai curati".

In carcere, Gabriele-Zelig è distrutto. Ha tentato maldestramente il suicidio, annodando la canottiera al termosifone, come ha raccontato tra le lacrime al legale: «Voglio solo morire..». Vera o falsa che fosse la scena nella cella della sezione Sestante, riservata ai detenuti in stato depressivo, è il segno di una brusca caduta in fondo al precipizio.

Continua a sostenere di non aver ucciso lui Gloria: scarica la responsabilità su Obert, l'amico di famiglia che lo violentò quando era un ragazzino. Gabriele è lasciato solo anche dalla madre che Caterina, che  rinnega il figlio: "Non lo voglio mai più vedere in casa mia, mi fa paura, mi picchiava".

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