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Martedì, 23 Aprile 2024
Città Torino

Netturbina prese dai rifiuti monopattino per il figlio, licenziata: "Illegittimo, torni al lavoro"

I giudici della sezione Lavoro della Corte d’appello di Torino hanno annullato il licenziamento, che era stato impugnato dalla donna: non ci fu nessun furto

Licenziamento illegittimo, i giudici si sono pronunciati. In Piemonte una netturbina aveva preso un gioco (un monopattino) dai rifiuti nello stabilimento in cui era impiegata: era stata licenziata per furto. I fatti risalgono a due anni fa. "Ho perso il lavoro perché volevo portare un regalo a mio figlio, ma io non ho mai rubato nulla nella mia vita", aveva raccontato alla stampa locale la donna, 40 anni, separata, con figli, che lavorava per un'azienda che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti nel torinese.

La lettera di licenziamento le era arrivata per "l’appropriazione indebita di un bene non di sua proprietà". Un vecchio monopattino. "Erano le 6 del mattino e una collega mi ha passato quel giocattolo: 'Portalo a tuo figlio'. Non so chi l’avesse preso, né chi l’avesse portato lì, ma a quell’ora non sono stata a fare domande. L’ho messo vicino al mio armadietto e poi l’ho chiuso in auto. Non avrei immaginato che da quel momento sarebbe iniziato un incubo".  Nel provvedimento disciplinare l'azienda spiegava che "a tutti i dipendenti è stato più volte ribadito che non è ammesso appropriarsi dei beni provenienti dalla raccolta dei rifiuti".

Ora, scrive la Stampa, i giudici della sezione Lavoro della Corte d’appello di Torino hanno annullato il licenziamento, che era stato impugnato dalla donna, e hanno disposto un risarcimento di 12 mensilità. Non ci fu nessun "furto".

Spazzina prende un gioco tra i rifiuti: licenziata per furto

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