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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Forlì-Cesena

Tornano nella casa di campagna e si ritrovano in mezzo a un rave party

La disavventura di una famiglia del Forlivese che ora ha presentato una denuncia in Procura

Al loro rientro a casa intorno a mezzanotte, nel loro "buon ritiro" in campagna vicino a Civitella di Romagna (Forlì), si sono trovati nel bel mezzo di una festa clandestina con una presenza stimata di circa duecento persone che si svolgeva  in zona, anche nel loro podere a loro insaputa. Una presenza poco gradita, fatta di danneggiamenti alle loro proprietà, puzza di urina, ragazzi ubriachi, auto parcheggiate che bloccavano la stradina di accesso, urla, clacson, insulti e ovviamente luci da discoteca e musica ad alto volume proveniente dal fondo agricolo vicino, vero fulcro della festa. Il tutto davanti ai due bambini piccoli di questa famiglia che cercava solo di raggiungere casa propria e non ci è riuscita. 

La proprietaria dell'immobile, assieme al suo compagno, ha presentato in questi giorni un esposto e denuncia alla Procura della Repubblica, assistiti dall'avvocato Massimo Mambelli. Nel mirino ci sono la vicina, proprietaria di un'attrezzaia poco più a monte e il suo nipote poco più che ventenne che sul posto si sarebbe qualificato come l'organizzatore della festa.

E' emerso che la "festa di fine estate" è stata convocata alle 21 di due sabati fa tramite una locandina sullo stile dei "rave party", senza cioè indicare il luogo, che poi è girato all'ultimo tramite chat, appunto in un'area di campagna a circa un chilometro da Civitella di Romagna. Questo avrebbe portato ad una concentrazione di giovani anche dalle città vicine in quella che è stata indicata come una "secret location", contando probabilmente sul fatto che la seconda casa dei vicini veniva utilizzata saltuariamente dai proprietari.

"Andate via, il mio vicino ha chiamato i carabinieri"

A interrompere la festa solo l'annuncio dell'organizzatore al microfono 'Andate via tutti, il mio vicino di casa ha chiamato i carabinieri'. Mentre tutti gli ordini di lasciare libera la sua proprietà erano caduti nel vuoto, anzi erano stati accompagnati da insulti a lui e alla compagna, sberleffi, oltre che ulteriori invasioni, dal giardino al balcone.

Solo all'annuncio al microfono si sarebbe verificato il fuggi fuggi delle auto, mentre un ragazzo – secondo quanto emerge dalla testimonianza delle vittime messa nell'esposto – prima di scappare sarebbe andato a prendere un involucro nascosto nel barbebue in giardino. Poco dopo sono quindi giunti i carabinieri, constatando le fasi terminali di una festa (c'erano ormai poche persone all'arrivo della pattuglia).

La testimonianza è stata ora messa nero su bianco in una denuncia su cui dovranno indagare i carabinieri per ricostruire i dettagli del presunto "rave". I querelanti segnalano anche "l'organizzazione di una festa clandestina in barba ad ogni norma anti-Covid e che alcuni giovani, andandosene, avrebbero lamentato il pagamento di 10 euro per una consumazione non avuta a causa dell'interruzione della festa". Secondo la querela l'immobile era stato rimesso a posto da poco tempo e si è ritrovato danneggiato alla pavimentazione esterna, oltre che imbrattato di rifiuti e urina. Nella sua denuncia, la famiglia ha allegato anche le immagini di videosorveglianza dell'abitazione che riprendono alcuni preparativi della festa fin dal pomeriggio.
 

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