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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Ascoli Piceno

Scontro tra tornado ad Ascoli, trovato il corpo di Mariangela Valentini

Trovato l’ultimo disperso: i resti sono del capitano Mariangela Valentini. Recuperata anche la seconda scatola nera. L’Aeronautica: i due aerei non dovevano trovarsi lì nello stesso momento

ASCOLI PICENO - La conferma arriva dall'Aeronautica militare: sono stati ritrovati i resti del quarto pilota disperso dopo lo scontro di due tornado nei cieli di Ascoli Piceno. Si tratta delle spoglie del capitano pilota Mariangela Valentini, avvistate già ieri notte a Poggio Anzù, sotto la cabina di pilotaggio distrutta del suo aereo.

Ieri pomeriggio, nella stessa area, era stato recuperato il casco di Mariangela, prima donna pilota di un caccia dell’Aeronautica militare, in forza al 6° Stormo di stanza a Ghedi (Brescia), come gli altri suoi tre colleghi morti nel disastro: il capitano navigatore Piero Paolo Franzese, che volava insieme a lei, e i cui resti sono stati ritrovati ieri sempre a Poggio Anzù, e il capitano pilota Alessandro Dotto e il navigatore Giuseppe Palminteri, recuperati in un’altra zona boschiva il 20 agosto, il giorno successivo all’incidente. Per l’identificazione ufficiale dei quattro piloti, tutti giovani fra i 31 e i 35 anni, sarà però necessario attendere l’esame del Dna, affidato dalla procura ascolana al medico legale Adriano Tagliabracci, che si avvarrà di un consulente dell’Aeronautica. I primi prelievi dovrebbero svolgersi lunedì, e solo successivamente i corpi verranno restituiti alle famiglie per i funerali.

Proseguono intanto a pieno ritmo anche oggi le perlustrazioni dei boschi sopra i quali i due tornado si sono scontrati. E' stata recuperata anche la seconda scatola nera, quella del velivolo di Mariangela Valentini. Il “flight data recorder” del caccia guidato dalla Valentini si trovava a poca distanza dalla cabina di pilotaggio bruciata e dalle spoglie della giovane donna pilota. Verrà preso in consegna dalle forze di polizia, come la scatola nera del primo aereo, già in possesso della Squadra mobile di Ascoli Piceno. Se le condizioni di conservazione lo consentiranno, permetterà di ricostruire i dati dell’attività di volo del caccia, e di incrociare le informazioni con quelle registrate dal primo flight recorder.

Ieri una fonte qualificata dell’Aeronautica ha confermato che i due tornado stavano svolgendo «due missioni addestrative separate ed erano impegnati in task diversi. Si stavano recando in un punto in cui avrebbero dovuto svolgere separatamente i compiti loro assegnati, che non comprendevano pratiche di combattimento simulato». E non avrebbero dovuto trovarsi «lì insieme nello stesso momento».

Sono tre le inchieste aperte: una della procura di Ascoli, che procede per omicidio colposo e disastro aereo colposo, una della procura militare di Verona, e la terza dell’Aeronautica. (da AnconaToday)

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