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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Vostra figlia ha il Covid": e sfilano 27mila euro a una coppia di anziani

Il maxi bottino è stato recuperato dalla squadra mobile di Forlì che ha arrestato due giovani di 23 e 25 anni

"Sua figlia è stata colpita gravemente dal Covid, servono soldi per le cure più urgenti". Il raggiro purtroppo non è nuovo, eppure a Forlì ha fruttato ai truffatori in un colpo solo 27mila euro in contanti e 150 grammi di oggetti in oro, sottratti con l’inganno a due anziani coniugi ultraottantenni. Un maxi-bottino recuperato dalla Squadra Mobile della Questura di Forlì seguendo alcune labili tracce lasciate dai malviventi, che risultano ben organizzati: sono il punto terminale di una banda spesso dislocata all'estero, persone con una rete d'appoggio capace di bloccare utenze telefoniche, che si muovono in auto a noleggio, taxi e dormono in hotel per qualche giorno per poi non tornare più su un territorio per lungo tempo. La Polizia ha arrestato a Bologna due giovani, di 23 e 25 anni, sinti  di nazionalità italiana (il primo nato in Germania e il secondo a Novara), il più giovane totalmente incensurato.

Il raggiro e l'arresto dei truffatori

Lo scorso 21 gennaio, secondo quanto ricostruito dalla Questura di Forlì i due truffatori sarebbero arrivati da Bologna a Forlì. Vittima una coppia di anziani che riceve la telefonata, lunga più di un'ora, in cui viene detto che la figlia della coppia è stata colpita in modo grave dal Coronavirus e che servono soldi immediati per le cure, che verrà un medico a ritirarli.

A rendere più credibile la storia una voce femminile di sottofondo alla telefonata che chiama 'Mamma, mamma'. Le coppia si lascia convincere dalla richiesta, nel frattempo la banda tiene occupate le altre utenze telefoniche, anche quelle del cellulare, così che non si possano fare verifiche autonome e chiamare le forze dell'ordine. La coppia in questione si è fatta convincere e ha consegnato tutti i valori di casa: 27mila euro in contanti, oltre a un etto e mezzo di gioielli in oro. Solo pochi minuti dopo, passata la scarica di adrenalina, il dubbio e la chiamata alla figlia, che confermava di stare assolutamente bene.

La Squadra Mobile - si legge su ForlìToday - ha avviato un'indagine e seguendo una traccia che ha portato fino ad un Bed & Breakfast del centro storico di Bologna, ha fatto un blitz, assieme ai poliziotti della Questura di Bologna. All'interno della camera, dietro un calorifero, c'erano plichi con ben 35mila euro in contanti e un chilo e mezzo di gioielli, per un valore stimato totale di 120mila euro. La polizia ritiene che siano il frutto di almeno 7 truffe compiute in Emilia-Romagna, di cui 5 in cui sono stati individuate le vittime e altre 2 ancora da censire. Si contano poi numerosi tentativi non andati a segno. Bloccati anche due giovani di 23 e 25 anni. Le vittime, invece, sono tutti anziani tra i 71 e i 96 anni.

Dalle indagini successive, in particolare, è emerso che la coppia criminale era partita da Varsavia, in Polonia, con un'auto a noleggio ed era arrivata a Bologna pochi giorni prima in barba a tutti i controlli di frontiera anti-Covid. Avevano quindi programmato di restare a Bologna per due settimane, secondo quanto emerge dalla prenotazione del B&B e dalla data di riconsegna dell'auto a noleggio. Probabilmente all'estero si trova il resto della banda che ha tenuto le vittime al telefono fino a convincerle a dare tutti i loro beni al finto medico che bussava alla porta poco dopo. E prima di tutto questo c'è stata probabilmente un'attività di analisi delle vittime e della loro abitazione, non si esclude anche con l'ausilio di dati informatici carpiti in modo fraudolento. La base logistica all'estero permetteva inoltre la prenotazione degli alloggi sotto falso nome come ulteriore forma di copertura. Cordinati dalla Procura di Bologna, la polizia ha posto i due giovani in stato di fermo per il reato di ricettazione, poi tramutato in custodia cautelare in carcere.

Le truffe sul Covid: perché nessuno può sentirsi al riparo

Oltre al maxi-bottino di Forlì, nello stesso blitz è stata recuperata la refurtiva sottratta ad un'anziana bolognese di 87 anni, nel suo caso 1.100 euro in contanti e circa 600 grammi di monili d'oro. Il bottino, per un valore di 120mila euro, si stima sia stato raccolto in una appena settimana di truffe. “Anche se possono sembrare scuse assurde, queste truffe si verificano con frequenza in modo trasversale a tutte le classi sociali”, ha detto il dirigente della Mobile Tarquini. Nessuno, insomma, può ritenersi a priori indenne, specialmente tra gli anziani. Anche perché le truffe sono architettate senza tralasciare alcun dettaglio. I malviventi fanno leva soprattutto sull’angoscia che assale la vittima di tutto. A ciò si aggiunge il fatto che qualora si volesse contattare qualcuno di fidato, in quel momento tutte le utenze telefoniche a portata di mano vengono temporaneamente bloccate e questo genera ancora più ansia e senso di isolamento.

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