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Venerdì, 29 Marzo 2024
CRONACA

Scandalo sanità in Campania: 400 medici "curano" pazienti morti

Maxi truffa a Caserta: i medici di base prendevano soldi dall'Asl per l'assistenza sanitaria a 5.988 persone che non ne avevano diritto. Danno di 1,5 milioni di euro per le casse dello Stato

CASERTA - 1.215 persone erano decedute, 2.010 emigrate all'estero e 2.763 trasferitesi fuori dal territorio provinciale.

Eppure per l'assistenza sanitaria a queste 5.988 persone che non ne avevano diritto, ben 400 medici di base intascavano emolumenti non dovuti, ma erogati dall'Asl di Caserta.

Il danno all'erario per oltre 1,5 milioni di euro è stato rilevato dai finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria della città campana.

Le indagini, avviate alla fine dello scorso anno, si sono svolte analizzando e incrociando i dati acquisiti presso i 104 comuni della provincia di Caserta con quelli contenuti nell'anagrafe tributaria e nel "database" in uso al servizio di gestione e sistema informativo dell'Asl.

Dagli accertamenti eseguiti, spiega una nota della Gdf, è emerso che non si era provveduto all'aggiornamento degli iscritti nelle liste dei medici di medicina generale. Questa mancanza di controllo ha comportato uno sperpero di risorse. Tra i casi più eclatanti riscontrati, un medico di base che annoverava tra i suoi assistiti circa 40 soggetti tra deceduti, emigrati all'estero e fuori provincia, nonché quello di un altro professionista che aveva tra i suoi assistiti un soggetto deceduto da circa 30 anni. Inoltre, è stato accertato che un fisioterapista di un importante centro riabilitativo casertano aveva effettuato prestazioni specialistiche domiciliari, nei confronti di una donna, in epoca successiva al decesso. Lo stesso è stato, pertanto, deferito alla locale Procura della Repubblica per i reati di falso e truffa ai danni dello Stato.

I dirigenti pro-tempore della Asl di Caserta sono stati segnalati alla Corte dei Conti per il danno erariale arrecato.

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