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Sabato, 20 Aprile 2024
Città Caserta

Uccise un ladro con un colpo di fucile: sconto di pena in Appello

Riconosciuto all'imputato l'eccesso di legittima difesa: per lui una condanna a 3 anni e 4 mesi, quasi 7 in meno della sentenza di primo grado

La Corte d'Appello di Napoli ha ribaltato quasi del tutto la sentenza per Giovanni Capozzo, il 48enne di Gioia Sannitica (Caserta) accusato di aver ucciso con un colpo di fucile un ladro che cercava di rubare in casa sua. Capozzo è stato infatti condannato a 3 anni e 4 mesi complessivi, di cui 2 anni e 4 mesi per l'omicidio e 1 anno per l'occultamento di cadavere. Quasi 7 anni in meno rispetto alla sentenza di primo grado quando il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo aveva condannato  a 10 anni di reclusione.

I fatti risalgono alla notte tra il 5 ed il 6 maggio del 2012. Capozzo, residente di una casa isolata in aperta campagna, sorprese un ladro mentre stava entrando nella stanza dei figli, all'epoca di 8 e 10 anni. Vistosi scoperto, il ladro, componente di una banda di almeno tre persone, scappò saldando giù dal balcone, ma fermandosi a pochi passi dall'ingresso di casa, a una distanza di circa 10 metri dalle mura domestiche. Cappozzo sparò due colpi in aria per farlo allontanare poi, notando qualcosa tra le sue mani - circostanza questa di fatto non confermata - aprì di nuovo il fuoco, uccidendolo. Preso dal panico e temendo l'arresto, Cappozzo avvolse poi il cadavere in un telo e lo gettò nel fiume. Cinque giorni dopo, l'uomo crollò confessando tutti e facendo ritrovare il corpo del ladro, identificato come Dasmir Xhelp, albanese. 

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Il giudice di primo grado lo condannò per omicidio volontario a 10 anni di reclusione, oltre al risarcimento nei confronti dei familiari della vittima con una provvisionale quantificata in 50mila euro. Sentenza ora ribaltata dai giudici della Corte d'Appello. Già il procuratore generale, in sede di requisitoria, aveva chiesto la condanna a 6 anni complessivi rideterminando il reato in omicidio preterintenzionale. La Corte, però, ha accolto le tesi dei difensori di Capozzo, gli avvocati Ercole Di Baia Luigi Iannettone, qualificando la condotta in eccesso colposo di legittima difesa con una pena complessiva di 3 anni e 4 mesi e con il pericolo del carcere di fatto scongiurato. Adesso si attendono le motivazioni, entro 90 giorni, con i difensori che già preannunciano ricorso per Cassazione puntando all'assoluzione piena. 

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