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Giovedì, 28 Marzo 2024
Messina

Prestava denaro a tassi usurai: confisca da 7 milioni a imprenditore

Ritenuto vicino ai boss della mafia, è definito dagli inquirenti "socialmente pericoloso". Negli anni è stato coinvolto anche in vicende giudiziarie per truffa e abusivismo finanziario

Beni per sette milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia a un imprenditore dell'area dei Nebrodi, nel Messinese, attivo nel settore della macellazione e commercializzazione di pellame. E' ritenuto "socialmente pericoloso". Negli anni è stato coinvolto in vicende giudiziarie per truffa (per ottenere soldi pubblici), abusivismo finanziario e usura, accusa per la quale è stato condannato con sentenza divenuta irrevocabile nel 2009.

L'imprenditore, peraltro, è stato più volte tirato in ballo da un collaboratore di giustizia come operatore economico vicino ad ambienti mafiosi nebroidei e tortoriciani. 

L'attività investigativa della Dia ha permesso di accertare come l'uomo "pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le rilevanti disponibilità economiche, sia riuscito ad accrescere il proprio patrimonio personale e imprenditoriale ricorrendo anche all'intestazione di beni a congiunti e parenti".

La confisca è un provvedimento di secondo grado che segue quelli di sequestro e di confisca emessi dal tribunale di Messina già nel corso del 2020. Allo Stato passano: la quota pari al 50% di società nonché la quota pari al 20% del Fondo di un consorzio; 17 unità immobiliari (fabbricati e terreni); 20 mezzi personali e aziendali e vari rapporti finanziari.

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