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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Trieste

"Siamo qui per lavoro", ma era una bugia: le vacanze in montagna finiscono malissimo

Tre persone sono state denunciate dopo un controllo dei carabinieri a Sesto Pusteria. I militari, non credendo alla versione fornita nell'autocertificazione, hanno rintracciato il loro datore di lavoro scoprendo l'inganno

Speravano di potersi godere le vacanze in Alta Pusteria nonostante i divieti imposti dalle normative anti-Covid. Nei primi giorni di febbraio tre triestini sono stati denunciati dai militari della Compagnia Carabinieri di San Candido per false attestazioni. Erano stati fermati a Sesto Pusteria a metà dicembre e avevano dichiarato di trovarsi in montagna per lavoro e avevano compilato le previste autocertificazioni. Ai tempi la provincia autonoma di Bolzano era zona arancione e Trieste invece gialla.

Tra i due territori non era quindi consentito spostarsi salvo che per motivi di lavoro, studio, salute e necessità. Da subito ai carabinieri era apparso strano che tre persone residenti nella stessa abitazione a Trieste fossero a Sesto per lavoro. Raccolte le dichiarazioni dei tre, i militari dell’Arma sono andati dal presunto datore di lavoro scoprendo che sì i tre li conosceva ed erano stati suoi collaboratori, ma molto tempo prima. I tre sono stati quindi denunciati per false attestazioni. E sì perché in casi del genere le conseguenze possono essere pesanti: è bene infatti ricordare che dichiarare il falso in un documento ufficiale non è un semplice illecito amministrativo, ma un vero e proprio reato penale che nei casi più gravi può essere punito addirittura con la reclusione. 
 

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