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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Palermo

"Ha violentato e minacciato la figlia adottiva": lei si confida con la mamma, arriva la condanna

L'uomo, che da qualche anno lavorava come bidello in un istituto comprensivo del Nord, deve scontare 9 anni e sei mesi. I fatti

Un 41enne originario di Palermo - ma residente nel vicentino -  è stato condannato in via definitiva in Cassazione per violenza aggravata e continuata nei confronti della figlia adottiva. Ora si trova in carcere, dove sconterà nove anni e sei mesi. Anni di violenze, di rapporti sessuali imposti da quello che doveva essere il suo punto di riferimento. E' l'incubo vissuto da una bimba abusata dal patrigno quando aveva appena sei anni, scrive PalermoToday. L'uomo, che da qualche anno lavorava come bidello in un istituto comprensivo, ha sempre negato ogni responsabilità.

Oltre alla condanna ha perso la potestà genitoriale (anche nei confronti dei due bambini piccoli avuti da una successiva relazione) e l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e da strutture frequentate da minori. I fatti sono avvenuti a Palermo dal 1997 al 2008. Secondo quanto emerso, l'uomo ha commesso le violenze ripetutamente minacciando anche di uccidere la bimba qualora avesse "osato" raccontare tutto a qualcuno.

Solo dopo anni la giovane vittima, adesso adulta, ha trovato il coraggio di confidarsi con la madre. Da qui la denuncia alla polizia di Palermo, anche se la famiglia si era già trasferita in un'altra regione.

Violenze e minacce davanti alla figlia, l'appello: "Va protetta prima che diventi femminicidio" 

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