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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Grosseto

"Uccidi una volpe? Ti diamo 10 euro". E scoppia la polemica

Animalisti e ambientalisti sul piede di guerra nel grossetano, dopo il "premio" stabilito per chi abbatte una volpe

GROSSETO - Dieci euro, quindici se si ha la tessera di Libera Caccia, per chi consegna una coda di volpe: è scattata, in provincia di Grosseto, una "taglia" contro la quale si stanno muovendo animalisti e ambientalisti.

Per l'Enpa si tratta di un premio per un "macabro reperto peloso". Anche la lega antivivisezione si è scagliata contro questi "rimborsi", pattuiti dagli Ambiti territoriali di caccia 6 e 7, di Grosseto e Massa Marittima.

BATTAGLIA TRA ANIMALISTI E CACCIATORI - Il Wwf chiede chiarezza. Paolo Isidori, presidente dell'associazione Libera caccia difende la scelta, perché "la volpe è un animale nocivo, insieme alla poiana e alla cornacchia. Se individua un covo di fagiano mangia tutto, dai piccoli alle uova. In tutta la provincia non si vedono più uccelli a parte le cornacchie. Ecco perché le volpi vanno abbattute". E gli animalisti? "Pensino ai fatti loro".

Di parere contrario Luciano Sozzi, esponente di Arcicaccia: "La volpe è cacciabile, ma da qui a incentivare con i soldi la sua uccisione ce ne corre e non sta proprio nella filosofia di un'associazione venatoria. Andrebbero fatti dei censimenti e poi, se ce ne sarà la necessità, allora è giusto programmare degli abbattimenti". L'Enpa denuncia poi la "complicità" della provincia di Grosseto.
 

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