rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Salerno

Luana, uccisa e gettata in un pozzo: l'assassino confessa

Un bracciante agricolo di 34 anni ha confessato di aver ucciso Luana Rainone, la 31enne di Poggiomarino che era scomparsa da oltre un mese: ora l'uomo è stato trasferito in carcere

Prima l'avrebbe colpita alla gola con un coltello al culmine di una lite, poi avrebbe cercato di occultare il cadavere, avvolgendolo in una coperta e lanciandolo in un pozzo nelle campagne di Poggiomarino, nel Napoletano. Proprio in questa zona i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno recuperato il corpo di Luana Rainone, la 31enne di San Valentino Torio (Salerno) uccisa per motivi sentimentali da un bracciante agricolo di 34 anni, residente nel comune di Poggiomarino, con il quale aveva avuto una relazione extraconiugale.

La donna, sposata e con una figlia piccola, era scomparsa da oltre un mese. Era uscita di casa alle 14 del 23 luglio e da quel momento non vi aveva fatto più ritorno. I familiari avevano denunciato la sua scomparsa, ma le ricerche non avevano dato nessun esito. I carabinieri nel corso di queste settimane hanno vagliato ogni pista, dalla meno grave alla più tragica. 

Omicidio Luana Rainone, le indagini

La svolta nelle indagini è arrivata nelle ultime ore: gli elementi raccolti dagli investigatori hanno portato al 34 enne che nella serata di ieri è stato fermato. L'uomo ha confessato, ammettendo le proprie responsabilità. E sarebbe stato proprio lui a condurre i militari nel luogo dove è stato rinvenuto il cadavere della 31 enne, in un pozzo non lontano da una casa diroccata in via Fontanelle nel comune di Poggiomarino. Il 34enne, dopo un matrimonio finito male, conviveva con un'altra donna. In passato aveva avuto già problemi con la giustizia. Ora è stato trasferito in carcere a Salerno.

L'ipotesi è stato commesso proprio lo scorso 23 luglio, al culmine di una lite tra i due. L' uomo ha confermato la versione resa ai carabinieri anche nel corso dell'interrogatorio tenuto dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Nocera Inferiore, Viviana Vessa. L'accusa nei suoi confronti è di omicidio volontario e di occultamento di cadavere. Determinanti le testimonianze di alcune persone, l’analisi di registrazioni di impianti di video-sorveglianza, intercettazioni, pedinamenti, perquisizioni, ispezioni di luoghi ed altro, fino all’interrogatorio dell’indagato e alla sua conseguente ammissione di responsabilità. Sequestrati il coltello da cucina – presunta arma del delitto – e il telefonino appartenuto alla vittima, che giaceva non distante dalla sua abitazione. Il movente dell’omicidio, di natura sentimentale, è correlato ad un rapporto extraconiugale che da tempo intercorreva tra il 34enne e la vittima.   

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Luana, uccisa e gettata in un pozzo: l'assassino confessa

Today è in caricamento