Soumahoro incatenato a Villa Pamphili: "Sciopero della fame, il governo ci ascolti"
Il sindacalista e attivista del coordinamento agricolo dell'Unione sindacale di Base si è incatenato a Roma a Villa Pamphili, dove si stanno tenendo gli Stati Generali del governo, annunciando l'inizio di uno sciopero della fame: le sue richieste all'esecutivo
Aboubakar Soumahoro, sindacalista e attivista ivoriano, naturalizzato italiano, del coordinamento agricolo dell'Unione sindacale di Base, si è incatenato a Roma a Villa Pamphili, dove si stanno tenendo gli Stati Generali del Governo, annunciando l'inizio di uno sciopero della fame.
"Il governo - ha scritto Soumahoro sui social network questa mattina - deve dare risposte: riformare la filiera agricola con l'adozione di una patente del cibo per garantire ai consumatori un cibo eticamente sano e per liberare contadini/agricoltori e i braccianti dal giogo dello strapotere dei giganti del cibo che favoriscono il caporalato (digitali e dei colletti bianchi)". E poi ancora: "Cambiare le politiche migratorie con regolarizzazione di tutti gli invisibili con un permesso di soggiorno per emergenza sanitaria convertibile per attività lavorativa; cancellazione degli accordi libici e dei decreti sicurezza con riforma dell'accoglienza; cittadinanza a chi è nato e cresciuto qui". Soumahoro chiede di "varare un Piano Nazionale Emergenza Lavoro per assorbire tutte le persone che hanno perso e che rischiano di perdere il lavoro per questa emergenza sanitaria".
"Per fare questo - ha spiegato ancora - chiediamo la solidarietà e il sostegno di tutte e tutti. L'unico simbolo che vi chiediamo di portare è la vostra umanità, i vostri dolori, le vostre sofferenze e i vostri sogni, le speranze e le idee di una comunità umana, solidale e sociale. Non lasciamo nessuno indietro". Una delegazione di braccianti è arrivata a Villa Pamphili "per far sentire ad una politica sorda il grido di dolore dei lavoratori della terra". Soumahoro si occupa da anni di organizzazione dei lavoratori agricoli e di lotta contro lo sfruttamento e il caporalato. È tra i fondatori della Coalizione Internazionale Sans-Papiers, Migranti e Rifugiati (CISPM). Regolarizzare e dare dignità. Quello del sindacalista è l'ennesimo richiamo "al dovere" rivolto allo Stato.
Aboubakar Soumahoro incatenato a Villa Pamphili (video Veronica Altimari/RomaToday)
L'hashtag con il quale in tanti sui social stanno manifestando solidarietà a Soumahoro è #nonsonoinvisibile. Soumahoro lancia l'appello anche nel ricordo di Mohamed Ben Ali, morto in un inferno di fiamme vicino all'insediamento abusivo della pista di Borgo Mezzanone.