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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA

Triplicati i casi di abuso sui bambini: è emergenza infanzia

In media ogni giorno arrivano ben quattro segnalazioni al Telefono Azzurro. Il Nord l'area più colpita. Il pericolo maggiore è in casa. Le vittime hanno nel 64,2% meno di dieci anni

E' emergenza infanzia in Italia: dal 2006 a oggi sono più che triplicati i casi di abuso fisico su minori. Solo in 8 mesi, dal 1 gennaio al 31 agosto 2012, le segnalazioni al servizio 114 "Emergenza Infanzia" gestito da Telefono Azzurro sono aumentate del 3,9%, tanto che quasi una richiesta d'aiuto su cinque (il 17,1% del totale) è per abuso fisico.

Quest'anno al servizio 114 sono arrivate in media circa 4 segnalazioni al giorno per violenze, abuso fisico e psicologico, maltrattamenti, "inadeguatezza" genitoriale o difficoltà relazionali. Migliaia di telefonate e una media di 115 casi trattati al mese. Nel 2006 le segnalazioni per abusi fisici erano il 5,2% del totale delle denunce.

In pochi anni sono cresciute in modo esponenziale, passando all'11,3% nel 2010, al 13,2% nel 2011 e a un allarmante 17,1% nel 2012. Nello stesso arco di tempo è inoltre raddoppiato il numero di denunce per casi di grave trascuratezza (5,7% nel 2006; 10,4% nel 2012).

E' un quadro allarmante quello che emerge dai dati raccolti dalla linea 114 tra gennaio 2006 e agosto 2012 e diffusi oggi da SOS Telefono Azzurro Onlus.

"Non si possono tagliare dai bilanci dello Stato risorse destinate ai bambini. Occorrono strumenti adatti e risorse adeguate: se non ci sono i servizi, i bambini non possono chiedere aiuto e nelle situazioni di emarginazione, violenza e devianza si interviene con difficoltà e in ritardo - ha dichiarato il professor Caffo, promotore dell'incontro - come l'esperienza del 114 ci insegna, è indispensabile cogliere immediatamente i segnali di sofferenza dei minori e unire le forze all'interno della comunità di riferimento tra servizi pubblici e privato sociale".

E' il Nord l'area in cui viene gestita la maggior parte dei casi (42,8% degli interventi tra il 2006 e il 2012); percentuali inferiori, ma significative, si registrano al Centro (23,4%) e al Sud (23,8%). Le regioni in cui gli operatori sono intervenuti di più sono Lombardia (15%), Lazio (14,5%) e Campania (12,6%), tendenza invariata e confermata anche dai dati attuali.

Negli ultimi sei anni le richieste d'aiuto hanno riguardato in eguale misura maschi (51,6%) e femmine (48,4%), ma prevalentemente bambini fino ai 10 anni (64,2% dei casi). Il 50% dei minori per cui è richiesto aiuto vivono con entrambi i genitori, il 33,1% con la sola madre. Nell'88,9% dei casi è un adulto a chiamare per segnalare una situazione di disagio vissuta da un bambino.

Il pericolo per bambini e adolescenti è in casa. Il 63,1% delle situazioni d'emergenza seguite dal servizio dal 2006 a oggi non esce dalle mura domestiche.

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