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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"Mi hanno staccato l'acqua senza avvisarmi: ora devo pagare 7mila euro"

Daniele al ritorno dall'estero ha avuto una brutta sorpresa: due bollette dall'acqua da pagare che ammontavano a 7mila euro. E qualche giorno dopo il servizio è stato staccato

ROMA - Daniele come molti di noi in estate è stato fuori casa, un po' per vacanze e un po' per lavoro. Non poteva immaginare che al suo ritorno avrebbe trovato una sgradita sorpresa: due bollette dell'acqua con 7mila euro da pagare. Non ha avuto neppure il tempo di rendersi conto della situazione che mercoledì 3 settembre l'acqua è stata staccata.

In realtà questa non è una storia estiva. Tutto è cominciato a gennaio del 2014 quando nella sua casa di Formello, in provincia di Roma, è arrivata una bolletta dell'ammontare di 6347,55 euro: "Abbiamo pensato a uno scherzo visto che la casa è una villetta e un consumo del genere era davvero sproporzionato e impossibile" ci spiega al telefono. Così, pensando in un disservizio, decide di andare a chiedere spiegazioni all'ufficio della sua città di Acea, la multiservizi che gestisce acqua ed energia elettrica nella zona della Capitale. Qui gli vengono date delle indicazioni: c'è da fare un ricorso per chiedere la depenalizzazione.

DIVERSI DISSERVIZI - In effetti non era la prima volta che accadeva una cosa del genere: "Ho parlato con un vicino di casa che mi ha detto di aver avuto dei problemi: bollette pazzesche e fuori misura. Di conseguenza mi sono messo in moto". La documentazione per la depenalizzazione viene inviata a fine aprile e a metà maggio Acea risponde con una lettera, dicendo di averla ricevuta e che avrebbe avviato le verifiche.

Arriva l'estate e Daniele parte. Al suo ritorno a fine agosto la sorpresa: "E' arrivata una bolletta di 6347, 55 euro come la precedente più 879 euro di un'altra bolletta. Non riuscivo proprio a capire. Le bollette anche se sporadicamente sono sempre arrivate: l'ultima l'abbiamo pagata a marzo 2014".

Poi mercoledì 3 settembre l'epilogo: l'acqua viene staccata. "Meno male che l'ufficio Acea è aperto di mercoledì. Qui mi hanno detto che la richiesta di depenalizzazione non è stata accettata. Ma nessuno mi ha avvisato di questa cosa, nessuno mi ha spiegato il perché del rifiuto. Fatto sta che io non ho più l'acqua in casa".

Daniele non ha intenzione di pagare più di 7mila euro per riattivare il servizio e minaccia di incatenarsi alla sede di Acea, a Roma: "Ma con che coscienza mandi una bolletta del genere? Come puoi staccare l'acqua in una casa senza avvisare? Sono pronto a dare battaglia perché tutto quello che mi sta succedendo non ha senso".

NON UN CASO ISOLATO - Daniele non è il primo a ricevere una "bolletta pazza" nella Capitale: diversi sono stati i disservizi denunciati dagli utenti. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha anche promesso di risolvere il problema in poco tempo: "Da settembre partirà il nuovo sistema informatico che, una volta a regime, permetterà di azzerare le inefficienze" aveva spiegato a luglio. Ma evidentemente quel "settembre" non è ancora arrivato.

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