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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Qualità della democrazia e partecipazione: il programma di ActionAid per cambiare la società dall'interno

L'associazione ha presentato in una serata evento le iniziative della sua strategia per i prossimi dieci anni. L'obiettivo è migliorare la qualità della democrazia per costruire una società più equa e giusta per tutti

Diritti, redistribuzione e resilienza. Sono questi i tre pilastri del programma decennale di iniziative nazionali presentato ieri da ActionAid al Maxxi, con l'impegno di migliorare la qualità della democrazia per costruire una società più equa e giusta per tutti, dove donne, uomini e bambini possano avere pari opportunità e soddisfare i propri bisogni. L'evento, intitolato Agorà 2028, ha visto salire sul palco Marco Da Ponte e Pietro Antonioli - rispettivamente Segretario Generale e Presidente dell'organizzazione - insieme a diversi protagonisti del mondo dello spettacolo.

Un progetto ambizioso e quasi "folle", quello di ActionAid, come lo ha definito ironicamente Serena Dandini, che ha intervistato Da Ponte e Antonioli, ma anche "politico", visto che a pochi mesi dalle elezioni politici il Censis dice che 6 italiani su 10 sono insoddisfatti della nostra democrazia e sono convinti che la voce del cittadino non conti nulla. 

La mission che ActionAid si propone è infatti un vero cambiamento della società dal suo interno: promuovere e animare spazi di partecipazione democratica ovunque, in Italia e nel mondo; coinvolgere sempre più persone e comunità nella tutela dei propri diritti. Per farlo è necessario ridare spazio e potere alle persone e ricostruire la fiducia nei processi democratici. E infatti ancora una volta la parola d'ordine per ActionAid è partecipazione

“La promessa di ActionAid è lavorare con passione e senza sosta per ribaltare questi dati nei prossimi 10 anni. Troppo spesso assistiamo a una corsa al consenso politico mirata solo ad accumulare potere. Ma è proprio di fronte al costante divario di potere tra le persone che il ruolo di ActionAid non vuole essere né quello di fornire servizi in sostituzione allo Stato, né quello di mettere in campo solo buone pratiche di solidarietà. Noi crediamo nelle persone e nel potere che hanno di realizzare il cambiamento e prendere le decisioni migliori per il loro futuro. Parlare di qualità della democrazia e cercare di migliorarla è quello che ActionAid fa in tutti i paesi in cui è presente, dal piccolo villaggio indiano alla periferia di Reggio Calabria”, ha spiegato Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid Italia.

actionaid agorà 2028-2

“I tre pilastri del nostro programma – diritti, redistribuzione e resilienza sociale – si sostengono reciprocamente: i diritti non possono essere soddisfatti senza la redistribuzione del potere e continueranno a essere minacciati se non verrà rafforzata la resilienza di comunità e persone. I valori che guidano ActionAid sono indipendenza, coraggio, integrità, empatia, solidarietà, inclusione. Ma è soprattutto il coraggio l’aspetto che più caratterizza lo sforzo dell’organizzazione per il prossimo decennio, anche per le scelte programmatiche. Lavoreremo, infatti, per migliorare le politiche in ambiti come quello del diritto a una vita senza violenza o a una cittadinanza inclusiva, che rappresentano due grandi sfide dei nostri tempi", sono state le parole del presidente di ActionAid, Pietro Antonioli.

Al racconto di Agorà 2028 hanno contribuito diversi ospiti. L’evento è stato aperto da una performance video-musicale di Matteo Caccia, che ha fatto entrare gli spettatori nel mondo di ActionAid raccontando storie di protagonisti di alcuni progetti in Italia e nel mondo. Protagonista della seconda parte un inedito sillabario della democrazia, declinato su parole chiave scelte ad hoc e interpretate da Lella Costa, Makkox, Michela Andreozzi, Frankie hi-nrg e Ascanio Celestini.

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