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Martedì, 16 Aprile 2024
Strage a Milano

Celentano scrive al governo: "Siamo in uno STATO di abbandono"

Dopo la strage di Milano al Palazzo di Giustizia, il cantante scrive un post sul proprio blog e si rivolge direttamente all'esecutivo: "A cosa serve il progresso se poi ti uccidono?"

MILANO - Mentre impazza il dibattito sulla sicurezza in tribunale dopo la strage di giovedì mattina al Palazzo di Giustizia, Adriano Celentano ha scritto un post sul proprio blog dal titolo “Ciao Governo”, nel quale il cantante milanese si rivolge polemicamente all’esecutivo per commentare l’accaduto. L’incipit è questo: “Ciao GOVERNO, scusa se ti rompo, è che non so con chi parlare”.

Celentano poi prosegue: “Forse non te l’hanno detto: ma ieri un signore è entrato nel tribunale di Milano e ha ucciso tre persone, più due feriti di cui uno in modo grave. Ma perché l’avete fatto entrare?!? È pericoloso lasciare la porta aperta senza che ci sia, non dico una guardia, sarebbe troppo, ma almeno un portinaio che ricordi a tutti quelli armati che possono sì entrare, ma senza uccidere. E invece guarda cos’è successo”.

Il cantante poi scrive: “Tu non hai idea di come io mi senta in questo momento. È come se improvvisamente fossi inghiottito da un desolante ‘STATO’ di abbandono e non so più chi sei, cosa fai e perché sei lì dove sei ADESSO. Non pretendo che tu mi difenda, in fondo non sono che un cittadino, lo so, ma almeno avvisami quando inviti qualcuno che vuole uccidere la gente”. 

“Forse lo sbaglio - conclude - è di esserti concentrato troppo sulla velocità per risolvere una crisi impossibile e non aver, invece, subito pensato a un centro di accoglienza per gli ASSASSINI che ormai si confondono coi cittadini. A cosa serve il progresso se poi ti uccidono?

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