ROMA - Un mistero ad alta quota. Senza, per ora, nessuna spiegazione ufficiale. Un airbus 320 Alitalia, partito da Amsterdam lunedì alle 12.20, sarebbe stato "scortato" da due caccia con bandiera tedesca per almeno una ventina di minuti. A raccontarlo sono gli stessi passeggeri del volo, alcuni dei quali hanno scattato fotografie e girato video. 

A spiegare come sono andati i fatti è Fabio Guccione, titolare di un’agenzia di viaggi a Palermo, che al Corriere della Sera ha ricostruito quei minuti e sulla sua pagina Facebook ha pubblicato le foto da bordo. "I due caccia viaggiavano a cento metri da noi - ha raccontato - Vedevo chiaramente le facce dei piloti. Ho acceso il cellulare per scattare le foto e ho visto che eravamo in territorio austriaco. Ho fatto tanti viaggi in aereo ma non mi era mai capitata una cosa simile". 

Naturalmente, almeno per i primi minuti, i passeggeri hanno avuto paura. "Gli aerei militari ci hanno accompagnato per venti minuti. I passeggeri erano preoccupati - ha confessato l'uomo - poi si sono rilassati e tutti hanno scattato foto e girato video". Il mistero, però, resta. 

"Qualcuno ha chiesto alle hostess di avere informazioni dalla cabina dei piloti sulle ragioni della scorta. Ma dopo qualche minutio- ha concluso Fabio Guccione - l'hostess è tornata dicendo che il comandante non voleva dir nulla". 

LE CAUSE - A chiarire il mistero, nel pomeriggio di martedì, ci hanno pensato fonti informali aereonautiche, che hanno fatto sapere al Corriere della Sera che "c’è stato un problema di malfunzionamento delle comunicazioni radio, durato tra i venti secondi e un minuto". Il black out, risoltosi rapidamente, sarebbe però bastato a far sì che i due caccia tedeschi si avvicinassero per chiedere l’identificazione del velivolo civile e lo scortassero per circa venti minuti.