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Martedì, 23 Aprile 2024
La tragedia / Milano

Milano, aereo da turismo cade e colpisce un palazzo: otto morti

Il velivolo è precipitato vicino alla stazione della metropolitana di San Donato, colpendo un edificio che è andato in fiamme. Tra le vittime un bambino e l'intera famiglia di un ricchissimo immobiliarista romeno

Un aereo è caduto oggi pomeriggio a San Donato (Milano), in via Marignano. Secondo i primi riscontri il piccolo aereo da turismo ha perso rapidamente quota fino a colpire un edificio. Il palazzo è andato in fiamme. Il velivolo è precipitato alla periferia del capoluogo, vicino a una fermata della metropolitana della linea gialla. Siamo esattamente al confine tra il Comune di Milano e quello di San Donato. A schiantarsi sull'edificio è stato un Pc-12 con otto persone a bordo tra cui anche un bambino. 

Aereo caduto a Milano: le due virate e tutte le ipotesi sulle cause dell'incidente

Aereo caduto oggi a Milano: gli aggiornamenti

Sul posto sono immediatamente giunti gli agenti della polizia di Stato, vigili del fuoco, i carabinieri, il personale di Areu 118 (con cinque ambulanze, l'elisoccorso e automedica). L'aereo è caduto su una palazzina vuota in ristrutturazione, adibita a uffici e parcheggio per autobus. Atm, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano, ha fatto sapere che non c'erano persone dentro lo stabile e non ci sono feriti a terra.  

Il traffico aereo su Linate è stato sospeso per una decina di minuti poi è stato riaperto. L'aereo era partito proprio dall'aeroporto meneghino in direzione Olbia (Sardegna) e probabilmente stava tentando il rientro. Ma qualcosa non ha funzionato e il piccolo aereo è caduto al suolo. Nello schianto ha però colpito un palazzo che come si vede dalle immagini è poi andato a fuoco. La struttura a sua volta è stata avvolta dalle fiamme, ma per fortuna all'interno non c'era nessuno.

Aereo caduto a Milano: le foto

Milano, aereo precipita su un palazzo: il bilancio dell'incidente

A bordo del velivolo c'erano otto persone (il pilota e altri sette passeggeri). Nessuno di loro ce l'ha fatta: sarebbero tutti morti nell'impatto.  Tra le vittime anche un bambino. Si tratta di stranieri, probabilmente francesi o svizzeri. Il piccolo aereo precipitato è un monomotore, monoplano ad ala bassa, progettato e prodotto dall'azienda aeronautica svizzera Pilatus Aircraft: solitamente molto affidabile, viene usato per brevi tratte ed è principalmente utilizzato da aziende e manager. E' in produzione dagli inizi degli anni Novanta.

Incidente aereo a San Donato (Milano): guasto al motore e poi lo schianto

L'aereo, con marche di identificazione Yr-Pdv, era decollato dall'aeroporto di Linate alle 13.04 locali con destinazione Olbia, in Sardegna, si spiega dall'Ansv, l'agenzia nazionale per la sicurezza del volo. Dal tracciato registrato su Flightradar24, dopo il decollo il pilota (di nazionalità romena) fa una prima virata a destra e poi una seconda virata a destra. Poi succede qualcosa al motore (un Pratt&Whitney a turboelica). Dalle testimonianze è in fiamme. Il pilota tenta di rientrare e allunga la virata a destra per tornare verso l'aeroporto, ma non riesce a causa dell'avaria, pare senza segnalare l'anomalia alla torre di controllo.

Ha iniziato a perdere quota e superata la pista è precipitato sulla facciata della palazzina. La scatola nera, confermano i vigili del fuoco, non è ancora stata recuperata. "L'impatto è stato devastante": lo ha spiegato Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano, accorsi immediatamente a San Donato Milanese dopo l'incidente aereo. "Attualmente è stato individuato un solo corpo", ha aggiunto spiegando che l'aereo è finito contro la facciata dall'edificio. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta e disposto l'invio di un'investigatore sul posto. 

L'Areu (Azienda emergenza urgenza) spiega che sono in corso le operazioni di identificazione dei corpi. 

tragitto aereo caduto-2

I testimoni: "Un rombo, poi l'esplosione. Sembrava una bomba"

"Abbiamo prima sentito come un rombo provenire dall'alto. Poi abbiamo sentito un'esplosione, sembrava una bomba, e la terra che tremava". E' quanto racconta all'Adnkronos la titolare di una pizzeria che si trova in via Marignano, a San Donato, dove poco dopo le 13 è precipitato un aereo da turismo con otto persone a bordo. "Siamo stati i primi ad accorrere sul posto, bruciava tutto". 

"Ho sentito un rumore fortissimo e un botto" dice uno studente universitario che stava aspettando un bus. "La gente si è spaventata e si è messa a correre. Subito dopo si sono alzate le fiamme dalla palazzina colpita e da alcune auto parcheggiate in strada. Prima dello schianto ho sentito un forte rumore sopra la testa, l'aereo proprio sopra di me, e subito dopo un botto, era veramente molto vicino. E' accaduto tutto molto velocemente", racconta. "Mi sono spaventato e fra la gente c'è stato subito il panico".

Le vittime

Era considerato uno degli uomini più ricchi della Romania Dan Petrescu, proprietario e pilota dell'aereo che si è schiantato contro una palazzina. La notizia non è ancora stata confermata ufficialmente dalle autorità romene, ma i dubbi sono pochi. Aveva 68 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo Paese, oltre che essere stato storicamente attivo nell'automotive. Tra le vittime suo figlio di 30 anni, Dan Stefan Petrescu, indicato inizialmente alla guida dell'aereo, nato a Monaco di Baviera e anche lui con doppia cittadinanza, e sua moglie, di 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese. Con loro altre 5 persone ancora da identificare, compreso il bambino probabilmente di pochi anni. Da quanto è trapelato e si legge sui siti romeni, erano loro amici.

Petrescu aveva un patrimonio stimato intorno al miliardo di euro. Appassionato di meccanica, oltre all'aereo aveva una grande collezione d'auto. Il 68enne aveva lasciato la Romania durante il regime comunista e aveva trovato asilo in Germania subito dopo il 1989. Era stato uno dei principali partner commerciali di Ion Tiriac, l'ex tennista romeno diventato imprenditore e primo del suo Paese a comparire sulla classifica di Forbes. Petrescu era proprietario di centri commerciali e numerose palazzine. L'aereo era stato acquistato nel 2015 da Petrescu insieme a Vova Cohn, ex azionista della squadra di calcio della Dinamo Bucarest. Il viaggio da Milano era per raggiungere la villa di famiglia a Olbia. 

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