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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cattolica / Rimini

Cattolica: naziskin aggrediscono due marocchini, arrestati

All'alba di lunedì cinque ragazzi si scagliano contro due "sporchi negri" colpevoli di aver chiesto una sigaretta alle persone sbagliate. Uno del gruppo colpisce ai due con coltellate allo stomaco. Ricoverati, sono fuori pericolo

Quella che inizialmente era stata raccontata come una rissa tra due gruppi di ragazzi sfociata nel sangue, alla fine si sta trasformando in una vera e propria aggressione di matrice xenofoba. Sono infatti stati arrestati tre ragazzi domiciliati a Pesaro di area naziskin con l'accusa di tentato omicidio. Le vittime, due giovani marocchini.

I fatti - Cattolica. Ora 5 del mattino di pasquetta. Due ragazzi marocchini di 23 e 24 anni si avvicinano a un distributore di sigarette. Ma la macchinetta non funziona. Così chiedono una sigaretta a testa a un gruppetto di ragazzi che intanto si era avvicinato come per acquistare, anche loro, dal distributore. "Non te la do, negro di merda" la risposta del 'capobranco'. A quel punto la rissa. Il tempo di pochi pugni, e M.D., 26enne di origine sarda ma da tempo domiciliato in provincia di Pesaro colpisce con un coltello all'addome uno dei due marocchini procurandogli una profonda ferita al polmone. Subito dopo, un altro colpo, sempre all'addome, stavolta all'altro ragazzo. Quindi la fuga. Entrambi i feriti sono stati ricoverati in ospedale, a Rimini e in gravi condizioni il primo, a Riccione in quanto con ferite giudicate di media gravità il secondo.

Le indagini - Subito le indagini si sono mosse, con l'ausilio delle telecamere poste vicino al distribuitore, negli ambienti dell'estrema destra. E in poche ore gli inquirenti sono giunti a un giovane, M.D., appunto, originario di Carbonia, residente a Colbordolo (Pesaro) con precedenti per odio razziale. Con lui, S.L., 23 anni, e M.D., 25, originari e residenti a Pesaro e con precedenti per aggressione, entrambi appartenenti al gruppo ultrà della Vis Pesaro. Ora le indagini stanno stringendo il cerchio intorno agli altri due naziskin. Da quanto emerge, i carabinieri che si sono occupati dell'arresto del giovane di origini sarde, facendo irruzione nella sua abitazione hanno trovato manifesti, slogan e fogli di giornale inneggianti all'odio razziale, oltre a foto di Hitler, Mussolini e una serie di svastiche impresse su poster, bandiere e cartoline.

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