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Domenica, 24 Settembre 2023
L'intervista / Chieti

"Io e il lupo, un'ora di lotta con la certezza che ci avrebbe uccisi in spiaggia"

Lui 20enne di Lucera, e lei liceale 18enne di Vasto: doveva essere una passeggiata romantica in spiaggia, è diventata un incubo. Forse un lupo o un cane randagio stranamente aggressivo

Erano le 3:20 del mattino, in spiaggia solo un vigilantes lontano a far da guardia alle attrezzature dei lidi di Marina di Vasto, sulla costa abruzzese. "Era l'alba del 27 luglio e con la mia compagna stavamo facendo una passeggiata, volevamo vedere le stelle in riva al mare" racconta Stefano, 20enne di Lucera raggiunto al telefono da Today.it. "Non pensavo che da lì a poco sarebbe iniziato un incubo, una lotta di un'ora con quello che sono convinto sia stato un lupo, ho solo pensato a proteggere la mia fidanzata". Lei 18 anni, liceale originaria di Vasto, di quella notte le rimane un morso all'avambraccio, uno al gluteo e un'ora di puro terrore. Il referto riporta una prognosi di 7 giorni. "Ma ancora non riesco a muovermi" confida al telefono Stefano ancora impaurito. "All'ospedale di Vasto mi hanno solo medicato e applicato i punti di sutura, solo ieri a Lucera mi hanno sottoposto alla profilassi contro la rabbia. Ho più paura ora di aver contratto qualche malattia che all'alba di giovedì quando ho solo cercato di proteggere la mia fidanzata". 

Lupo aggredisce coppia di fidanzatini in spiaggia: "In trappola per un'ora"

Tutto inizia in via Grecale, sul lungomare abruzzese. Lui, 20 anni parcheggia l'auto. A pochi passi ci sono le spiagge della Marina di Vasto, praticamente deserte.

"Entriamo nella spiaggia libera, stavamo camminando quando mi sento tirare da dietro. Qualcosa mi aveva morso il polpaccio e mi stava tirando. Mi giro e mi trovo faccia a faccia con un lupo".

Sei convinto fosse un lupo selvatico? Magari era un cane lupo cecoslovacco... non è poi così diverso.

"Sono sicuro, ci ho lottato un'ora, aveva il muso lunghissimo, era di altezza media, un po' più basso di un labrador. Non ha mai emesso un suono, ogni attacco era silenzioso, e dopo l'attacco rimaneva immobile. Aspettava che facessi qualche errore, aspettava l'occasione giusta per sopraffarmi..."

Lupo (sopra) e cane lupo cecoslovacco (sotto)

Hai avuto paura?

"L'adrenalina in quel momento mi ha spinto a proteggere la mia compagna, non ho pensato ad altro che a darle l'occasione di scappare".

Cosa è successo poi?

"Ho cercato di difendermi con un lettino, l'ho usato come scudo, ma mentre cercavo di prenderlo è riuscito a darmi un altro morso all'altra gamba, ma ho continuato a difendermi, mettendo il lettino tra noi e lui. Poi ho detto alla mia compagna di allontanarsi, di scappare via. Quando lei era ormai lontana e aveva quasi raggiunto il lungomare, il lupo è scattato e l'ha raggiunta".

La spiaggia a marina di vasto-2

È in quel momento che la 18enne riceve due morsi. Uno al gluteo, l'altro all'avambraccio. 

"Io la sento urlare e cerco di raggiungerla. Lei mi chiama e ci troviamo alla macchina. Il lupo era lì a guardarci: lei urla ancora e il lupo è scappato, almeno pensavo così. Ho chiamato Carabinieri e Polizia. Poi arriva l'ambulanza che ci accompagna al pronto soccorso. Sono le 4:30 del mattino, mi accorgo che era passata un'ora. In quel momento mentre sono in ambulanza vedo il lupo che cammina lungo la pista ciclabile". 

All'ospedale di Vasto riceve una prima medicazione. I medici refertano l'aggressione da parte di un "canide". È l'ottavo caso in pochi mesi: come nei casi precedenti parte la segnalazione per contrastare eventuali fenomeni di randagismo che tuttavia non furono accertati. Già lo scorso maggio il sindaco di Vasto aveva lanciato un appello ai suoi concittadini, affinché segnalassero avvistamenti di animali selvatici direttamente a lui, contattandolo sul cellulare (338-6907436) o per mail (sindaco.menna@comune.vasto.ch.it) che qui vi riportiamo. Tuttavia gli appelli a ministero dell'Ambiente, Regione Abruzzo e Ispra cadono nel vuoto.

I veterinari consultati esclusero che si potesse trattare di un lupo parlando invece di un cane randagio solitario: "Un lupo si muove sempre in branco e sta lontano dalle persone". 

"Ma io sono convinto fosse un lupo - spiega ancora Stefano - Anche se era solo, magari malato, magari aveva la rabbia, fatto sta che alle 5:30 veniamo dimessi dall'ospedale, per fortuna una signora che era lì in pronto soccorso si offre di riaccompagnarci alla macchina, io non potevo neppure camminare. E così ci racconta che non siamo stati i soli ad assere aggrediti. Io sono convinto: se mi fossi voltato mi avrebbe aggredito alle spalle, mi avrebbe steso e mi avrebbe morso alla gola. Sono convinto, mi avrebbe ucciso, l'ho letto in quegli occhi che mi fissavano, in silenzio". 

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