L'aggressione no-vax a Bassetti e sua moglie: "Ero terrorizzata, pensavo volessero picchiarci"
Chiara Milano-Viesseux ripercorre con il 'Corsera' i fatti di sabato scorso: "È incredibile la situazione che si è creata in Italia"
Erano usciti a prendere del sushi per il figlio ricoverato in ospedale, ma dovendo aspettare venti minuti hanno pensato di fermarsi a prendere uno spritz. Poi è andata in scena la follia no-vax. Cori violenti, belluini, all'indirizzo di suo marito la cui unica "colpa", detto tra molte virgolette, è quella di essersi schierato a favore dei vaccini anti-Covid. La moglie di Matteo Bassetti, Chiara Milano-Viesseux, racconta al "Corriere della Sera" i dettagli dell'aggressione di cui sono stati vittima sabato 19 febbraio in via XX Settembre, la principale via di Genova. "Ero terrorizzata. Erano a una decina di metri da noi, ci insultavano, facevano cori, gridavano contro mio marito: 'Bassetti sei una m...', 'Vattene da Genova', 'Ora veniamo e ti spacchiamo la faccia'. Poi hanno minacciato di avventarsi su di noi, e altri facevano la scena a tenerli. Tremavo, ho avuto paura che volessero picchiarci veramente".
"In quel momento la scorta non c'era" precisa la moglie dell'infettivologo. "Pensavamo di stare via poco. Ci siamo detti: non l'avvertiamo. È stata una leggerezza". Sul posto è poi intervenuta la polizia. Sette persone sono state identificati. La vita dei Bassetti è cambiata. "È incredibile la situazione che si è creata in Italia che uno debba andare in giro accompagnato da agenti come se fosse un pentito di mafia".
L'amarezza è tanta. E lo stesso Bassetti non fa nulla per nasconderla. "2 anni fa striscioni e canti per i sanitari" si legge in un post condiviso il giorno dopo l'aggressione dal camice bianco. "Oggi insulti, botte e minacce. Per una parte (piccolissima ma pericolosa) di italiani il vaccino contro la loro violenza e idiozia non è arrivato. Provate a vedere se arriva via 5G".