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Venerdì, 19 Aprile 2024
La parabola del re del web

Alberto Genovese, le feste in casa e i racconti delle ragazze

Continua il lavoro degli inquirenti sul caso dell’imprenditore milanese arrestato con l’accusa di aver violentato una 18enne

Proseguono le indagini per ricostruire cosa è successo in casa dell’imprenditore Alberto Genovese, arrestato una settimana fa con l’accusa di aver violentato una 18enne. Sarebbero circa una trentina le ragazze che il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il sostituto Rosaria Stagnaro potrebbero chiamare a testimoniare, sia sui fatti di quella sera sia per capire se Genovese si fosse già reso protagonista di casi simili e se sia stato eventualmente coperto o aiutato da qualcuno. Alcune, scrive MilanoToday, si stanno già facendo avanti per parlare delle feste in casa del fondatore di Facile.it (azienda che Genovese ha ceduto e in cui non ha più ruoli dal 2014) mentre c’è il sospetto che alcune giovani siano state oggetto di pressioni per condizionare le testimonianze, anche con promesse di denaro. Su questo sono in corso altre indagini da parte degli investigatori della squadra mobile della Questura di Milano.

L'amico dj di Alberto Genovese è a Bali

Intanto si trova a Bali Daniele Leali, dj e vocalist amico di Alberto Genovese, presente alla festa durante la quale si è consumata la violenza. Leali non è indagato. Secondo i racconti di alcune ragazze,come emerge dalle carte del gip di Milano, sarebbe stato lui colui che distribuiva la cocaina agli invitati. Il suo avvocato smentisce, sostenendo che un conto è portare sostanze stupefacenti dentro e fuori l’abitazione e un altro consumarla e/o passarla ad altri.  Leali si troverebbe a Bali per impegni di lavoro assunti in precedenza, un viaggio quindi tutt’altro che segreto, dal quale dovrebbe rientrare a dicembre.

Come riporta MilanoToday, una delle ragazze che la sera del 10 ottobre ha partecipato alla serata a Terrazza Sentimento, sostiene che “c’era della droga alla festa” e che "ad un certo punto c’erano due piatti a disposizione per tutti. Li ha portati vicino al bar Daniele Leali. In un c’era 2CB, conosciuta come cocaina rosa. Nell’altro c’era ‘Kalvin Klain’, che è chetamina mischiata con cocaina”. “Credo che tutti si aspettassero che Leali la portasse in sala, nessuno si è spaventato o sorpreso della cosa (..) Leali e Genovese sono molto amici, per cui se Daniele beve o assume qualcosa, io ritengo di poterlo fare anch'io senza preoccuparmi”, ha aggiunto la ragazza, conoscente delle vittima dello strupro, specificando: “Ho sempre seguito con gli occhi Daniele Leali per capire se ci si potesse fidare“.

La vittima di Villa Inferno a Milano quella sera

La ragazza dalla cui denuncia partì l’inchiesta su Villa Inferno era in casa di Genovese la sera dello stupro. Conoscente della vittima, la cercò più volte durante la serata, intuì che si trovava in camera da letto con Genovese (con un buttafuori che respinge ogni richiesta di informazioni) e ne parla con una terza amica.

Al momento tra l’inchiesta di Milano e quella di Bologna non sembrano esserci collegamenti tranne la presenza della ragazza e i reati ipotizzati sono diversi.

Il mondo della finanza prende le distanza da Genovese

Intanto, scrive ll Giorno, il mondo della finanza sta prendendo le distanze da Genovese, “quasi nessuno dice oggi di conoscerlo”. Prima Assicurazioni, fondata da Genovese, ha reso noto in una nota la sua rimozione dalla carica di ceo contestualmente alle dimissioni dalla carica di presidente con effetto immediato. “Prima Assicurazioni ha subito preso in seria considerazione le gravi accuse dell’ex chairman e i pensieri della società sono rivolti a tutte le persone colpite”. 

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