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Giovedì, 25 Aprile 2024
Le accuse / Milano

Pedopornografia e altre violenze sessuali: nuove accuse per Alberto Genovese

L'ex fondatore di start up digitali è anche accusato del tentativo di comprare il silenzio della prima vittima

Si aggrava la posizione dell'ex imprenditore del web Alberto Genovese. La procura di Milano ha chiuso il secondo filone di indagine a carico del fondatore di Facile.it, condannato lo scorso settembre a 8 anni e 4 mesi per due casi di violenza sessuale ai danni di due modelle stordite con mix di droghe. Dal nuovo atto di chiusura delle indagini, condotte dalla squadra mobile e coordinate dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro, emergono altri casi di presunte violenze sessuali, con lo stesso schema e sempre con uso di droghe, ai danni di altre due giovani. In un caso, in particolare, si tratta di una tentata violenza e per questo episodio è indagata anche l'ex fidanzata di Genovese, già condannata anche lei nell'altro processo.

L'ex fondatore di start up digitali è anche accusato del tentativo di comprare il silenzio della prima vittima, la modella 18enne che lo denunciò nel 2020, e pure di detenzione di materiale pedopornografico per video e foto di minorenni trovate nei suoi dispositivi.

Nato nel 1977 a Napoli, dopo una laurea in economia conseguita alla Bocconi di Milano, Genovese ha lavorato come consulente in McKinsey, Bain e Ebay, per poi fondare Facile.it nel 2010 (che poi ha lasciato nel 2014) e Prima assicurazioni nel 2014.

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