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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ferrara

Auto nell'acqua gelata, medico-eroe salva donna: "Avevo un unico pensiero mentre la tenevo tra le braccia"

Una ex infermiera strappata alla morte grazie al coraggio del giovane medico Usca Alessandro Micai

Un salvataggio in extremis e una donna strappata alla morte, grazie al sangue freddo di un giovane medico. E' una storia che ha dell'incredibile, con risvolti quasi romanzeschi, quella che racconta a BolognaToday Alessandro Micai, da poco specialista in Chirurgia all' Ospedale Sant'Orsola di Bologna, che svolge anche servizio anche come medico covid nelle Unità Speciali USCA di Ferrara, visitando e curando a domicilio i pazienti positivi. 

Una scena drammatica quella che si è trovata di fronte lo scorso 6 gennaio, cosa è accaduto?

Giovedì 6 Gennaio intorno alle 11.30 svolgevo regolarmente il mio turno in servizio USCA presso il distretto di Comacchio, cittadina caratteristica per i suoi canali. Mentre rientravo in sede dopo alcune visite domiciliari, lungo il tragitto mi sono trovato davanti un'auto che improvvisamente sbandava, travolgeva un cartello stradale e finiva nel Canale Lombardo, poco distante la Casa della Salute, nostra sede. Sul momento diverse auto e persone si sono fermate, sono accorse sul posto e ci siamo trovati di fronte ad una scena a dir poco drammatica: un'auto familiare era finita dentro al canale. Dall'interno non proveniva nessuna richiesta di soccorso, non si sapeva chi ci fosse e quante persone fossero in quell'auto.

Lei non ha esitato. Ha agito d'istinto. Cosa ha deciso di fare?

Nello sgomento e incredulità di tutti, mentre si notava lentamente l'auto affondare nel canale, dopo che alcuni dei presenti avevano contattato i soccorsi, forse un po' incoscientemente e istintivamente, ho deciso che bisognasse intervenire e aiutare chiunque fosse all'interno di quella macchina. 

Così, nonostante gli inviti dei presenti a non buttarsi vista la gravità e il pericolo, sono sceso nell'acqua gelida e nel fango che mi bloccava le gambe. Una volta raggiunta l'auto ho provato ad aprire lo sportello, ma era bloccato. Uno dei presenti mi ha così allungato un frammento di un palo tranciato durante l'incidente ed ho così sfondato il vetro del finestrino. Con l'abitacolo ormai colmo d'acqua, tentando di capire chi e quanti fossero nell'auto, ho riconosciuto il dorso di una donna che si trovava incosciente e prona con la faccia immersa. Dopo averla rigirata con la faccia fuori dal pelo dell'acqua e dopo essermi accertato che respirasse, ho tentato più volte di estrarla dal finestrino, ma senza successo. Continuavo a gridare ai presenti che non riuscivo a tirarla fuori da solo, mentre l'auto stava sempre più scendendo verso il fondo del canale.

Quali pensieri le sono passati per la testa in quegli attimi?

Avevo la signora tra le mie braccia e l'unico pensiero in quel momento era che non mi sarei mai perdonato se non fossi riuscito a estrarla viva prima che quel canale la inghiottisse senza lasciarle speranze. Così, racimolando tutte le forze rimaste, con l'acqua gelida del canale che mi sfiorava il mento, sono riuscito non so bene ancora come ad estrarla dal finestrino e portarla sulla sponda del canale. Con l'aiuto dei presenti siamo riusciti a portarla a terra, la signora era viva e semicosciente. Le ho chiesto se ci fossero altre persone nell'auto e fortunatamente la risposta fu un sollievo: nessun altro era all'interno. 
Oramai con l'auto già completamente sommersa dalle acque sono sopraggiunti sul posto anche i carabinieri e a seguire i vigili del fuoco, sommozzatori ed elisoccorso. Una volta stabilizzata dal punto di vista clinico, la signora è stata portata con l'elicottero all'ospedale di Ravenna.

Poi l'epilogo. Fortunatamente a lieto fine

Dopo essere uscito dall'acqua aiutato dai presenti ero evidentemente scosso, tremante per l'adrenalina e per il gelo. Completamente fradicio e infreddolito sono stato accompagnato in sede da alcuni colleghi giunti sul posto. Mi hanno riferito poi che la signora, ex infermiera ormai in pensione, si sta riprendendo e dovrebbe tornare a casa presto. Ecco la mia storia, ai limiti del surreale, per fortuna con un lieto fine. 

Un gesto eroico, che giustamente non è passato inosservato

Ho ricevuto ringraziamenti e encomi anche direttamente dalla FnOMCEO e dall'Ordine dei Medici di Bologna. E, notizia di stamane, sono stato contattato dalla Direzione Generale AUSL di Ferrara per congratularsi e inviarmi una lettera ufficiale di ringraziamenti. Mi hanno anche comunicato che l'assessore regionale alla salute avrebbe espresso il desiderio di conoscermi di persona. 

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