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Venerdì, 19 Aprile 2024
Le indagini / Caserta

Alessandro Sabatino, Luigi Cerreto e i resti trovati in un pozzo: i risultati dell'autopsia

I due badanti casertani sarebbero stati uccisi con due colpi di pistola

Alessandro Sabatino, 40 anni, e Luigi Cerreto, di 23, i due badanti casertani scomparsi il 12 maggio 2014 dalla villa di Siracusa dove assistevano un anziano, sono stati uccisi con due colpi di pistola, come se si fosse trattato di un'esecuzione. La circostanza emerge dall'autopsia effettuata sui corpi, ma saranno gli esami tossicologici a chiarire se prima di essere uccisi i due siano stati storditi con un sonnifero e per questo i corpi fossero sdraiati. Gli inquirenti hanno arrestato con l'accusa di duplice omicidio e occultamento di cadavere il ristoratore Giampiero Riccioli, 50 anni, figlio dell'anziano accudito dai due badanti con i quali avrebbe avuto una serie di scontri. I resti delle due vittime sono stati recuperati il 18 febbraio scorso dagli investigatori della squadra mobile in un pozzo della villa dell'indagato.

Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto uccisi: la storia

Sette anni fa Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto svanirono nel nulla. Partiti dalla provincia di Caserta per andare in quella di Siracusa ad assistere un anziano come badanti, di loro si persero le tracce il 12 maggio 2014. Da quel momento le loro famiglie non hanno più saputo nulla, nonostante ricerche e indagini. Ora la vicenda sembra arrivata a un punto di svolta.

Un uomo di 50 anni, il figlio dell’anziano che Sabatino e Cerreto accudivano, è stato fermato dalla Squadra mobile di Siracusa: Giampiero Riccioli è accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Nella villa in contrada Tivoli, a una decina di chilometri Siracusa, dove sarebbero scomparsi sette anni fa Sabatino e Cerreto, la polizia ha trovato resti umani. La Procura di Siracusa aveva ricostruito gli ultimi movimenti della giornata della scomparsa dei due e si concretizzò l'ipotesi che Alessandro e Luigi fossero stati uccisi e i loro corpi gettati in un pozzo.

L'inchiesta è stata avocata a ottobre 2020 dalla Procura generale di Catania, dopo la seconda opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dal legale dei familiari, che aveva quindi disposto nuovi accertamenti eseguiti dalla squadra mobile e dalla polizia scientifica di Siracusa, compresa l’attività di scavo nella villa di Giampiero Riccioli.

"Alessandro e Luigi vanno cercati ancora. È umanamente giusto dare risposte certe alle famiglie dei due ragazzi. È giuridicamente sostenibile provare a dare un nome e un cognome a chi ha ucciso e fatto sparire i corpi dei due ragazzi campani", aveva detto il legale delle famiglie Sabatino e Cerreto, Daniele Scrofani, che seguiva il caso insieme alla collega Francesca D’Izzia.
 

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