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Sabato, 20 Aprile 2024
L'orrore di Milano / Milano

Lascia la figlia di 18 mesi sola in casa per una settimana, morta di fame e sete: chi è Alessia Pifferi

Orrore a Milano: la madre 36enne è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario aggravato

Scuote l'Italia intera il dramma di Milano. Una donna di 36 anni, Alessia Pifferi, è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Ha abbandonato in casa da sola la figlia di 18 mesi per una settimana. La piccola è morta. "Sapevo che poteva andare così", ha detto davanti al cadavere della figlioletta deceduta con ogni probabilità nel modo più crudele, di stenti. L'aveva lasciata sola e con soltanto un biberon di latte, nel lettino, prima di andarsene dal nuovo compagno a Leffe (Bergamo) e tornare dopo sette giorni. Un primo esame sul corpo della vittima ha escluso la presenza di segni evidenti di violenza. L'allarme è scattato ieri in tarda mattinata, quando una residente del condominio - allertata proprio dalla mamma della piccola - ha chiesto l'intervento del 118. Sono stati i soccorritori, dopo aver constatato il decesso della bimba, ad "attivare" immediatamente la polizia. Agli agenti delle volanti arrivati sul posto, Pifferi ha raccontato di aver lasciato la neonata con una presunta baby sitter, anche se di lei non c'era nessuna traccia. Lì una baby sitter in realtà non aveva mai messo piede. Poi ha ammesso le sue responsabilità, pare senza far trasparire particolari emozioni davanti agli inquirenti. "Sono una buona mamma, non sono una delinquente" avrebbe detto Alessia Pifferi diverse volte.

La bambina morta di fame e sete in casa: "La mamma non giocava mai con lei"

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Palloncini appesi al cancello dell'abitazione (Ansa)

La donna in passato non ha mai avuto guai con la giustizia, né è in cura per problemi psichici: da chiarire il ritrovamento nella cucina di una boccetta di benzodiazepine mezza vuota. Nessuno dei vicini ha sentito i pianti o i lamenti della bambina. Gli investigatori non escludono che la donna possa aver dato alcune gocce alla bambina giovedì sera della scorsa settimana, prima di andarsene. Lei nega. "Pensavamo fossero in vacanza", hanno detto alcuni vicini. La piccola non aveva mai conosciuto il papà. Pifferi avrebbe scoperto la gravidanza, che non aveva cercato, solo quando la bimba stava per nascere. Disoccupata, orfana di padre, un matrimonio alle spalle, una sorella che non sentiva da qualche mese, una mamma che abita lontano in Calabria, Alessia Pifferi viveva da sola con la piccola. 

Nel corso della settimana durante la quale la figlia è morta da sola in casa, Alessia Pifferi sarebbe anche tornata a Milano, per accompagnare il nuovo compagno a sbrigare impegni di lavoro, senza mai passare da casa. A lui avrebbe detto che la bambina era con la nonna o con la baby sitter. Alla domanda del pm sul perché in quell’occasione non abbia voluto controllare le condizioni della figlia la donna non ha risposto. Scena muta. La bimba stava morendo, in un lettino da campeggio, in un appartamento qualunque alla periferia della metropoli. Da sola, di fame e di sete secondo l'ipotesi più probabile. Solo l’autopsia chiarirà da quanto tempo il suo cuore aveva ormai smesso di battere. La morte non risalirebbe a molti giorni prima del rinvenimento del corpo. Alessia Pifferi si trova a San Vittore, in attesa della convalida del fermo. Le indagini sono in corso. Andrà accertato se questa sia stata la prima volta in cui  la piccola veniva lasciata sola. Pare che in almeno altre due occasioni, per trascorrere il weekend fuori casa, la madre avesse lasciato la piccola incustodita, nel lettino e con un grosso biberon vicino.

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Un post tratto dal profilo Fb di Pifferi

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