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Giovedì, 25 Aprile 2024
La sentenza / Genova

Alessio e Simone, i fratelli condannati a 21 e 14 anni di carcere per l'omicidio del padre violento

I due giovani sono accusati per aver ucciso il padre Pasquale nell'agosto del 2020, al culmine dell'ennesima lite in famiglia. L'uomo era a sua volta indagato per maltrattamenti nei confronti della madre dei due ragazzi

Alessio e Simone Scalamandrè, due fratelli che il 10 agosto del 2020 uccisero il padre violento nel quartiere di San Biagio a Genova, sono stati condannati entrambi, rispettivamente a 21 e 14  anni di reclusione. Il sostituto procuratore Francesco Cardona aveva chiesto la condanna a 22 e a 21 anni rispettivamente per Alessio e Simone, ma la sentenza della Corte d'Assise è stata più clemente con il più giovane dei fratelli.

Alessio e Simone, di 30 e 22 anni, sono accusati di aver ucciso il padre, Pasquale, 62 anni, al termine di una lite nell'abitazione dei due ragazzi, nel quartiere di San Biagio, a Genova. Il genitore dei due ragazzi era indagato a sua volta per maltrattamenti nei confronti della madre di Alessio e Simone ed era andato nell'abitazione per chiedere al figlio maggiore di ritirare le accuse nei suoi confronti, in vista del processo.

L'uomo era stato colpito più volte con un mattarello e altri oggetti contundenti. Sia la difesa, sia l'accusa avevano sollevato questioni di legittimità costituzionale, nel calcolo della pena, alla luce della normativa sul "codice rosso". La difesa aveva anche provato a giocare la carta dell'incapacità d'intendere e volere al momento dei fatti. I legali dei due ragazzi hanno fatto sapere di voler ricorrere in Appello.

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