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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Alice Neri uccisa e bruciata in auto: la fuga del sospettato e tutti i misteri da chiarire

Chi doveva incontrare la madre di una figlia di 4 anni, uscita di casa per un aperitivo lo scorso 18 novembre e trovata il pomeriggio del giorno dopo a Concordia? Tutte le ultime notizie sulle indagini

A ieri risale la prima vera svolta nel caso di Alice Neri, la madre di una figlia di 4 anni, uscita di casa per un aperitivo lo scorso 18 novembre e trovata il pomeriggio del giorno dopo, morta nella sua auto carbonizzata a Concordia (Modena). Gli investigatori sono sulle tracce di un tunisino di 29 anni, che però si troverebbe all'estero. Nelle ultime ore la sua abitazione è stata perquisita. Il giovane sarebbe fuggito il giorno dopo il delitto e sulle sue tracce ci sono ora i carabinieri: deve rispondere di omicidio e distruzione di cadavere.

Dopo che nei primi giorni dopo il delitto le indagini si erano concentrate sul marito e su un collega della 32enne (con cui aveva fatto un lungo aperitivo poco prima di morire), gli investigatori di Modena sono arrivati a individuare l'uomo, grazie alla visione delle registrazioni delle telecamere a circuito chiuso presenti nella zona dove Alice Neri è stata vista l'ultima volta e ai numerosi interrogatori: è un irregolare destinatario di un decreto di espulsione, arrivato nella Bassa Modenese da pochi mesi, più o meno nello stesso periodo in cui Alice aveva trovato lavoro. Solo dieci giorni prima, l'uomo era stato visto a Milano, mentre dieci giorni dopo la tragedia era in una città francese prossima al confine con Svizzera e Germania. 

L'indagato abita poco distante dal luogo del ritrovamento, ed era presente nel bar dove Alice Neri, giovedì 17 novembre, si era incontrata con un collega. La procura ipotizza che sia salito a bordo dell'auto della vittima e abbia diretto, per motivi ignoti, la ragazza verso il luogo della morte. Cosa aveva in mente l’uomo? Impossibile saperlo. Non risulta che i due si conoscessero in precedenza. Si spiegherebbe così anche uno degli aspetti che finora restavano aperti, ovvero come aveva fatto l'assassino a lasciare la scena del delitto, senza che nessun altra automobile fosse ripresa durante il tragitto di andata? L'uomo ora ricercato abitava così vicino che potrebbe avere fatto a piedi senza problemi il tragitto.

Chi doveva incontrare Alice Neri

"Quel giorno non doveva essere lì, aveva appuntamento da un’altra parte con un’altra persona che non posso dire chi è. Doveva vedersi con un ex collega di lavoro di un'altra azienda per un aperitivo e per vedere dov'era la nostra azienda".A parlare a Storie Italiane con Eleonora Daniele su Rai1 è un collega di Alice Neri, fino a qualche giorno fa citato come il "terzo uomo". Il collega, per quanto è possibile apprendere ad oggi, non figurerebbe sul registro degli indagati, sarebbe solo stato sentito come persona informata dei fatti.

"Alice si confidava e parlava molto con me, ma non c'era nulla oltre l'amicizia. So che aveva avuto delle problematiche in azienda, era stata palpata da un uomo, un altro l'aveva abbracciata da dietro dandole un bacio sul collo", prosegue l'uomo. "L'ultima volta che l'ho vista era giovedì all'uscita dal lavoro, lei stava bene, anche se altri mi hanno riferito che era agitata e stranita. Sono certo al 100% che non sia stato nessuno dell’azienda. Io so che si doveva vedere con questo ex collega. Si erano già visti una volta e mi disse che ci andava per dirgli che era sposata con figli, e non doveva romperle le scatole", afferma. Durante il racconto interviene anche la moglie dell'uomo, fornendo un alibi al marito: "Giovedì è stato con me, è andato a fare la spesa, ha preso mio figlio a casa, venerdì era a cena con noi e abbiamo passato insieme la giornata, sabato era con noi. Di tutta questa storia non sappiamo completamente niente", dice la donna.

Ieri il marito della vittima (aveva sposato Alice nel 2015) si è presentato spontaneamente in Procura. Dopo un'ora di interrogatorio, il suo avvocato, Luca Lugari, ha detto: "Ha risposto a tutte le domande. Ha confermato quello che aveva già raccontato ai carabinieri subito. Abbiamo dato ulteriori precisazioni sugli orari e loro colmeranno i buchi di pochi minuti che restano". 

Ci sono ancora tanti, troppi aspetti da chiarire, a partire dal contesto in cui è maturato il crimine. Le cause della morte di Alice Neri sono al momento sconosciute, e forse lo resteranno. Il suo corpo era talmente deteriorato dal rogo che non si può stabilire la causa del decesso, né può fornire tracce del killer. Impossibile anche sapere se Alice era ancora viva quando la auto bruciava in quel bosco del Modenese.

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