Terrorismo, l'Europa si blinda: "Colpo di coda dell'Isis, pronti nuovi attacchi"
Il "califfato" sta per essere spazzato via, le truppe irachene sono ormai a 500 metri dalla moschea al Nuri di Mosul dove il leader dell'Isis Abu Bakr al-Baghdadi si "presentò al mondo" nel 2014. Ma in Italia l'allerta è ai massimi livelli in vista delle celebrazioni del Trattato di Roma: nel prossimo weekend a Roma tutti i capi di Stato della Ue
Il "califfato" sta per essere spazzato via, le truppe irachene sono ormai a 500 metri dalla moschea al Nuri di Mosul dove il leader dei jihadisti dello Stato islamico (Isis), Abu Bakr al-Baghdadi, proclamò il proprio califfato il 29 giugno 2014. Ma proprio per la sua grande importanza simbolica, ha detto al sito curdo Rudaw il generale iracheno Majid Alaqsi, i jihadisti stanno difendendo strenuamente la moschea, situata nella Città vecchia di Mosul. Secondo il generale, la difesa della moschea è affidata ai foreign fighter, pronti a combattere fino alla morte, ma la riconquista della zona sarà difficile, perchè la Città vecchia è un dedalo di vicoli, densamente abitato, dove "le truppe stanno ora combattendo faccia a faccia".
Lo Stato islamico così prossimo alla sconfitta sul terreno, (oltre a Mosul, anche Raqqa sta per essere riconquistata) preoccupa i servizi segreti di tutta Europa. Tutti i massimi esperti di intelligence temono che l'Isis tenti un colpo di coda: un attacco all'Unione europea. Timori che dopo quanto accaduto sabato all'aeroporto parigino di Orly, nonostante i contorni dell'episodio non siano ancora chiariti, sono aumentati.
Centinaia di reduci dall'Iraq e dalla Siria cercano in queste settimane di tornare in Europa attraverso i Balcani. L'Europa teme quindi sia il terrorismo “di ritorno”, miliziani dell'Isis che erano giunti nei territori del Califfato per combattere e che ora, con la progressiva sconfitta dello Stato Islamico, potrebbero tornare per portare il terrore in casa nostra, sia lupi solitari in grado di sfuggire a qualsiasi intelligence.
L'Italia ha deciso di potenziare le misure di sicurezza in vista delle celebrazioni del Trattato di Roma, che nel prossimo weekend raduneranno nella capitale i capi di Stato della Ue. Sarà una Roma sorvegliata speciale,scrive RomaToday, quella che accoglierà Merkel, Hollande, May, Rajoy e tanti altri importanti esponenti della politica europea. Due giorni fa c'è stato un incontro in Viminale tra il ministro dell'Interno Marco Minniti e il commissario alla Sicurezza dell'Unione europea Julian King. "Aumentare la sicurezza nel territorio europeo è l'obiettivo comune, rendere operative quanto prima attraverso la cooperazione le misure legislative è la via".
In Italia ci sono circa 8.000 soldati a presidiare piazze e monumenti; agli agenti, scrive oggi Repubblica, è stato chiesto di girare sempre armati, anche quando sono fuori servizio. E' stata nettamente rafforzata l'attività di controllo sul territorio.