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Venerdì, 19 Aprile 2024
"È stato come uno tsunami"

La pista dove si allena anche Valentino Rossi finisce sott'acqua

La pista di mini moto, che sorge lungo la via Emilia tra Forlimpopoli e Forlì, citata anche in mondo visione da Rossi nel 2019, è completamente alluvionata

Appena pochi giorni fa Valentino Rossi, insieme a "Pecco" Bagnaia, Marco Bezzecchi, Luca Marini, Andrea Migno e Celestino Vietti affrontavano le curve del "cavatappi" della Romagna in sella alle loro Minigp da allenamento. Per trovare la pista del "Galliano Park" bisogna nuotare sott'acqua di alcuni metri. La pista di mini moto, che sorge lungo la via Emilia tra Forlimpopoli e Forlì, citata anche in mondo visione da Rossi nel 2019, è completamente alluvionata. Con l'acqua del Ronco arrivata a sfiorare il tetto delle strutture dell'impianto sportivo. Manuel Fantini insieme ai suoi genitori di 63 e 61 anni sono riusciti a mettersi in salvo prima dell'arrivo della piena. 

"A parte le informative che leggevamo su ForlìToday, dove avevamo appreso che ci sarebbe stata la piena tra le 19,30 e le 20, non avevamo ricevuto alcun allarme - spiega Manuel -. Ci siamo attivati già nel pomeriggio, mettendo nei piani alti delle strutture tutto il materiale elettronico e le moto che abbiamo. Erano circa le 19,30 quando mio babbo è entrato in casa esclamando "Via via, sta arrivando, sta arrivando". Fondamentalmente ha sentito il rumore dell'acqua, rendendosi conto che stava per arrivare la piena".

Alluvionato il Galliano Park

Una penetrazione tutt'altro che graduale. "È stato quasi uno tsunami, praticamente un'onda che avanzava - continua la testimonianza di Fantini -. Abbiamo fatto in tempo a prendere alcuni zaini, mettendo alcuni generi di prima necessità, che siamo riusciti a scappare con la nostra cagnolina anziana. Avevamo l'acqua già alle caviglie in casa. Volevo provare a prendere anche "Scheggia", un gatto selvatico che abbiamo adottato, ma è scappato verso il solaio. È stata una questione di minuti. Perché poco dopo l'acqua era già salita di quasi due metri, raggiungendo l'ingresso del parco".

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È stata una fortuna che la piena sia arrivata nella prima serata. "Se fosse accaduto alcune ore più tardi, con i miei genitori a letto, non so come sarebbe andata a finire". La piena ha risparmiato il solaio. E così in serata è partita la missione di Manuel per salvare l'amico felino a quattro zampe: "Con un mio amico di Forlimpopoli che mi ospita, Sandro Damiano, siamo riusciti ad avvicinarci all'ingresso, buttandoci in acqua per provare a entrare in casa, ma la porta era bloccata. Inoltre la piena aveva raggiunto il soffitto, quindi sarebbe stato impossibile prendere il gatto".

Si è atteso così il giorno. "Fortuna ha voluto che il pedalò del nostro lago non è stato spostato dal moto ondoso verso il fiume, ma verso la strada dell'ingresso del parco, quindi siamo riusciti a recuperarlo, per poi raggiungere casa e arrivare all'altezza del solaio - continua il racconto di Manuel -. Abbiamo sfondato col piccone una parete di cartongesso, riuscendo a prendere il gatto". A parte la nota positiva del salvataggio dell'amico a quattro zampe, Fantini allarga le braccia: "Non ci è rimasto più niente. Ora vedremo come ripartire. Sarà durissima. Solo ripristinare le vie che sono state allagate, l'elettricità e i danni che l'esondazione ha causato non sarà semplice. Abbiamo amici che hanno attivato delle raccolte fondi. Per i miei genitori, che meriterebbero di andare in pensione, ci sarà tantissimo lavoro da fare in futuro. Anche perché siamo un'attività senza personale. Vedremo come organizzarci. La volontà è quella di continuare e provare a rialzarci. Procediamo un passo alla volta. Prima di tirare le somme dobbiamo aspettare che si ritirino le acque". 

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