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Martedì, 16 Aprile 2024
Alluvione Parma

Alluvione a Parma, un fax (mai letto) aveva dato l'allarme tre giorni prima

Sabato 11 ottobre, alle ore 13:49, un fax della Prefettura informa il Comune di Parma sull'imminente rischio alluvione con un'allerta di tipo 1. Quella comunicazione verrà recepita solo il 13 pomeriggio, quando la città è già invasa dall'acqua

PARMA - Un preavviso arrivato e mai ricevuto. Un fax inviato di sabato pomeriggio ma non letto da nessuno. E la città che, come tragicamente prevedibile, scompare sotto l'acqua e il fango. Non si placano le polemiche a Parma sull’alluvione che ha colpito la città emiliana quasi due settimane fa e per cui la Procura ha aperto un'indagine con il reato ipotizzato di disastro colposo. 

L’opposizione aveva da subito puntato il dito contro il sindaco: "Pizzarotti - aveva accusato Nicola Dall'Olio, Pd - ha ricevuto l’allerta all’inizio del pomeriggio di lunedì 13 senza fare nulla fino a sera". E lo stesso Pizzarotti si era difeso: "Il documento parlava di fase di preallarme e non prevedeva un’allerta generale alla popolazione. L’allerta vera e propria è arrivata solo alle 16.59 quando le acque del Baganza avevano già invaso la città. Queste sono solo chiacchiere da bar". 

Al di là delle "chiacchiere da bar", però, c'è qualcosa di innegabile e super partes: un fax. Un fax che, riporta il Corriere della Sera che pubblica la notizia in esclusiva, è arrivato arriva negli uffici del Comune già sabato 11. Ben prima, dunque, di quanto noto fino ad oggi.

Scrive il Corsera

In questo nuovo documento, che richiede l’attivazione della fase di attenzione, e che abbiamo ottenuto, si legge: "Allerta per condizioni meteorologiche avverse a partire da domenica 12 fino a martedì". Tra gli effetti attesi "rapidi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua minori con limitati fenomeni di inondazione". È un’allerta di tipo 1, che prevede cioè la possibilità di pericoli per la popolazione civile e danni alle abitazioni e che impone al sindaco di informare i cittadini. L’intestazione del documento non lascia scampo: trasmesso sabato 11 ottobre alle ore 13:49. 

Nessuno, però, si accorge di quel fax. Probabile che gli uffici comunali, a quell'ora di sabato, fossero chiusi. Certo, invece, che Pizzarotti in quelle ore fosse impegnato al Circo Massimo a Roma per la tre giorni di manifestazioni del Movimento cinque stelle. Risultato: la comunicazione della Prefettura viene protocollata dal Comune solo il lunedì dopo, come dimostrano i timbri. E la prima comunicazione non arriva fino alle 17.45 di lunedì, quando evidentemente è già troppo tardi, e quando Pizzarotti su Twitter scrive: "#Parma#alluvione. Non andate in via po e via baganza, il fiume ha straripato".

"Di fax del genere qui in Comune ne arrivano in continuazione, cosa dovrei fare evacuare la città ogni volta? - si è difeso il primo cittadino - Piuttosto sarebbero necessari mezzi di controllo come telecamere e sensori basati su dati e rilevazioni reali e non sulle previsioni meteo". 

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