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Giovedì, 25 Aprile 2024
Rimini

Molestie all'adunata degli alpini: "Chiedo scusa a quelle ragazze"

Dopo la prima denuncia per molestie sessuali arrivano le scuse del presidente dell'Associazione nazionale alpini Sebastiano Favero

Dopo la prima denuncia per molestie sessuali arrivano le scuse del presidente dell'Associazione nazionale alpini Sebastiano Favero: "Scusa a chi ha subito le molestie - dice in una intervista al 'Corriere della Sera - Faremo di tutto, insieme alle forze dell’ordine, per individuare i responsabili. E se sono appartenenti alla nostra associazione, prenderemo provvedimenti molto forti".

"Sono episodi molto gravi, che noi abbiamo condannato fin dall’inizio. Hanno sicuramente creato malessere in chi li ha subiti, ma hanno anche provocato un danno d’immagine alla nostra organizzazione. Stiamo valutando con i nostri legali come tutelarci qualora vengano trovati gli autori", prosegue Favero, che aggiunge: "Quello che mi dispiace è che, per colpa di quelli che definirei degli imbecilli, è stata coinvolta un’associazione che nella sua lunga storia si è guadagnata rispetto per la serietà e l’impegno mostrati.Si è generalizzato, facendo passare tutta la realtà alpina, anche quella degli alpini in armi, per qualcosa di diverso da ciò che è"."Può anche essere. E una volta che le cose si saranno chiarite, faremo al nostro interno le necessarie valutazioni. Certi atteggiamenti non sono più accettabili né tollerabili", sottolinea il presidente dell'Ana.

Le denunce per molestie sessuali

Martedì una 26enne, accompagnata dal suo avvocato, si è presentata alla stazione dei Carabinieri di via Destra del Porto per sporgere denuncia contro ignoti riferendo di essere stata afferrata a un braccio e ricoperta di insulti e frasi a sfondo sessuale da tre individui vestiti da alpini. Il reato denunciato è molestie. Si tratta della prima denuncia arrivata alle forze dell'ordine, ma secondo le attiviste di "Non una di meno Rimini" i casi analoghi potrebbero però essere molti di più. 

"Sono oltre 160 le segnalazioni che ci sono arrivate di molestie e catcalling da parte di alpini ai danni di donne e soggettività lgbtqia+ di ogni età, ancor più pesanti quelle subite sul luogo di lavoro da chi non può rispondere a tono o sottrarsi a questa violenza" scrivono in una nota. "Come dal miglior copione della violenza patriarcale, ai commenti sessisti seguono quelli razzisti con vari inviti a persone nere e razzializzate a 'tornare a casa loro', senza contare che queste persone sono già a casa propria, sono cittadini di Rimini mentre gli invasori a ben guardare sono dei pennuti militari".

"Come 'Non Una di Meno Rimini' daremo supporto a chiunque voglia denunciare le molestie subite" si legge ancora nella nota. "Alcune donne hanno infatti deciso di denunciare e ci hanno contattato per chiedere il nostro supporto che non tarderà ad arrivare. Ci stiamo attivando proprio in queste ore per presentare le denunce tramite i nostri avvocati di fiducia e per accompagnare in questura chiunque ne faccia richiesta. Chiediamo che queste adunate non si ripetano mai più in nessuna città".

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