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Venerdì, 19 Aprile 2024
Terremoto

Amatrice, tra carenze e ritardi: "Macerie ancora in strada, e le casette fanno acqua"

Comitati contro la Regione Lazio: un bluff l'inaugurazione del mercato coperto, l'area è ancora un cantiere. Critiche anche per i ritardi nella consegna delle Sae. Ma per la Pisana la ricostruzione procede

Troppo poco, ma soprattutto troppo in ritardo. Botta e risposta tra Regione Lazio e comitati sullo stato della ricostruzione nelle zone colpite dal sisma, dopo l’audizione dell’11 settembre scorso in commissione speciale terremoto. Se da parte della Regione si è ribadito che si sta profondendo il "massimo impegno nella ricostruzione, seppur tra errori in questi casi possibili, ma già con alcuni importanti risultati", per agli attivisti del Coordinamento terremoto centro Italia il bicchiere è decisamente mezzo vuoto.

"Nessuna data è stata rispettata"

I comitati denunciano "la completa inadeguatezza dell’attività di ricostruzione dal punto di vista qualitativo - confermato anche dai difetti di costruzione delle SAE che iniziano a 'fare acqua' in senso letterale - e, in particolare, relativamente alla tempistica. Lo dimostra il fatto che non è mai stata rispettata una data dei diversi crono programmi forniti (macerie, Sae, attività commerciali, etc.) e di fatto non è mai stata mantenuta una sola promessa!".

L'apertura delle aree commerciali

Ma qual è davvero la situazione ad Amatrice? Intanto va detto che dopo tanti ritardi, dopo l’area food e l’area commerciale Triangolo, da qualche giorno è stata consegnato anche il mercato coperto Cotral, altra struttura destinata ad ospitare negozi con l’obiettivo di rilanciare l’economia. Però, c’è un però. “In realtà l’area è ancora un cantiere, ci sono operai al lavoro e si fa la spesa tra la polvere”, ci racconta la coordinatrice del comitato, Francesca Mileto. Tanto  è vero che, fino ad ora, nell'area Cotral solo tre esercizi sono riusciti ad aprire, "allacciandosi alla corrente del cantiere". Non solo: l’ascensore per  disabili non funziona e - secondo il comitato - i negozianti avranno anche notevoli problemi logistici dal momento che non sono stati previsti magazzini. "Ma come si fa a mangiare in mezzo alla polvere? Dov’è la Asl? Perché non fa i controlli?" si chiedono dal comitato. Insomma, l’accusa mossa alla Regione è chiara: basta con la propaganda, ci vogliono i fatti. 

Le Sae consegnate ad Amatrice

Fatti che secondo i comitati tardano ad arrivare anche sul fronte delle Sae (soluzione abitative d’emergenza). Gli ultimi dati forniti dalla Protezione Civile parlano di 743 casette consegnate al 24 agosto su un totale di 3679 richieste pervenute da tutti comuni colpiti dal sisma. Sono 373  le casette consegnate ad Amatrice.

A scuola dopo il terremoto in Centro Italia | Foto ActionAid

"All’appello ne mancano alte duecento”, spiega Mileto, di cui 141 già assegnate ai destinatari. Quando le consegneranno? “Le tempistiche dicono novembre, ma è ancora tutto sulla carta”. Con l’inizio dell’anno scolastico, poi, c’è anche la grana della scuola. “Molti bambini che vivono sulla costa dovranno alzarsi alle sei e fare 180 km al giorno per andare a scuola. L’unica alternativa è la roulotte”. 

"Costi lievitati per rimuovere le macerie"

Insomma per il comitati alcuni risultati "potevano considerarsi tali se fossero stati raggiunti alle scadenze iniziali, mentre non può considerarsi un risultato la permanenza ad oggi delle macerie, anche se una prima gara di 10 milioni sta per essere assegnata ed è in corso – hanno affermato ‐ un nuovo appalto per una cifra analoga. Cifre tuttavia che la dicono lunga sul completamento della rimozione: stando alle cifre pagate dalla Regione per la rimozione delle macerie pubbliche e la loro quantità, i 20 milioni di euro porteranno alla rimozione di circa 400.00 tonnellate a fronte di una stima di circa 1.300.000 tonnellate!".

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La versione della Regione

Ovviamente è ben diversa l’opinione della Regione che tende a vedere il bicchiere mezzo pieno. Paolo Orneli, dirigente dell’assessorato Sviluppo economico, ha replicato che con le prossime consegne del 15 settembre resteranno da affidare solo 97 Sae ad Amatrice e 10 ad Accumoli.  “Sul commercio molti operatori non erano nelle condizioni oggettive per riaprire, eppure le riaperture sono state alla fine vicine al totale delle attività prima esistenti, 72 su 73.

L'area food di Amatrice | Foto Facebook Terremoto Centro Italia

I centri commerciali sono agibili. Dai 2,5 milioni di finanziamento per gli investimenti dei privati si è già passati a 4 milioni (700 domande)". Defiscalizzazione e decontribuzione per le aziende per due anni sono allo studio da parte del governo. In ogni caso, ha concluso, "se qualche data non è stata rispettata è stato perché ci si è lanciati con troppa fiducia".

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