Ambientalisti imbrattano la facciata del Senato: tre arresti e due fermi

Tre attivisti di Ultima Generazione sono stati arrestati e altri due sono stati denunciati per il blitz di questa mattina, quando gli ambientalisti hanno preso di mira la sede del Senato, a Roma. Oggi 2 gennaio, poco prima delle ore 8, alcuni militanti hanno spruzzato vernice rossa sulla facciata della sede istituzionale, imbrattando il portone e alcune finestre di Palazzo Madama. Sono intervenuti i Carabinieri della vigilanza che hanno portato via alcune persone. Inizialmente i cinque attivisti erano stati fermati fermati, poi sono scattati gli arresti. L'indagine su quanto accaduto è condotta dalla Digos con l'ausilio dei carabinieri. Intanto sono partiti i lavori di pulizia alla facciata del palazzo istituzionale. 

La rivendicazione dell'organizzazione

L'azione di oggi contro Palazzo Madama è stato rivendicato dal gruppo di ambientalisti. "Alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell'umanità". È quanto sostengono, in una nota, gli attivisti di 'Ultima Generazione' rivendicando il blitz di questa mattina a Roma.

Gli ambientalisti affermano, inoltre, che un "leggero barlume di incoraggiamento arriva per il 2023 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo discorso alla nazione il 31 dicembre ha dichiarato che 'la sfida, piuttosto, è progettare il domani con coraggio. Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell'umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica'". Ultima Generazione chiede di "interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale".