rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Torino

Polverizzato il processo Eternit: casi prescritti, accusa derubricata

Omicidio colposo e non volontario, cambia il capo dʼaccusa per Stephan Schmidheiny. Di "grossa vittoria" parla il legale dellʼimprenditore svizzero che sulla commercializzazione dell'amianto ha costruito una fortuna. L'Ona accusa: "Così la fa franca"

TORINO - Omicidio colposo e non volontario: così è stata modificata l’accusa per l’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, imputato al processo Eternit bis per la morte da amianto di 258 persone tra residenti ed ex lavoratori, morti per mesotelioma pleurico causato dall'amianto

"A chi conosce la situazione dell'Eternit, i fatti e le testimonianze - ha commentato Bruno Pesce, dell'Associazione Familiari Vittime Amianto - risulta evidente che la cultura giuridica non è ancora matura per digerire il dolo nella criminalità d'impresa, anche se provoca migliaia di morti".

Il gup ha dichiarato prescritti un centinaio di casi e, quanto agli altri, ne ha ordinato la trasmissione per competenza territoriale alle procure di Reggio Emilia, Vercelli e Napoli. A Torino restano soltanto due casi per i quali il processo si aprirà il 14 giugno.

"Un'altra incredibile decisione, dopo il rinvio alla Corte Costituzionale che ha allungato i tempi del processo di oltre un anno. La derubricazione ad omicidio colposo e per di più la prescrizione di quasi tutti i casi è una sconfitta per la giustizia", dichiara l'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto. "Ci si chiede il motivo per il quale il procuratore Guariniello, a suo tempo, decise di non contestare il reato di omicidio colposo, nonostante ciò gli sia stato richiesto espressamente da questa difesa. Così Schmidheiny la fa franca ancora una volta. Si tratta di una giustizia che non tutela le vittime". L'Ona rimarrà costituita parte civile nel corso del procedimento. "Chiediamo che la Procura della Repubblica di Torino impugni la determinazione del gup" conclude l'avvocato Bonanni.

Sulla vicenda è intervenuto anche l'ex magistrato Raffaele Guariniello, che da pubblico ministero a Torino aveva condotto le indagini insieme al collega Gianfranco Colace. "Dobbiamo avere una visione positiva: i processi si faranno. L'Italia sarà l'unico Paese al mondo in cui Schmidheiny verrà portato in tribunale. E in quattro posti diversi"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Polverizzato il processo Eternit: casi prescritti, accusa derubricata

Today è in caricamento