rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ancona

Ancona, il giallo dello spray e gli episodi simili: tutti i punti ancora da chiarire

Resta senza risposta la domanda più importante: chi ha spruzzato lo spray urticante che ha provocato il panico? Il lavoro degli inquirenti è solo all'inizio

"Non è mia abitudine adottare a caldo dei provvedimenti, li adotteremo in seno al governo. Pare sia accertato l'utilizzo di uno spray urticante. Dobbiamo anche capire se di questi strumenti va fatto un uso improprio. Tanti elementi da valutare". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte ad Ancona. Ed in effetti, come ha sottolineato il presidente del consiglio, di elementi non chiari ce ne sono ancora tanti. Domanda numero uno: chi ha spruzzato lo spray urticante che ha scatenato il panico nella discoteca "Lanterna Azzurra" di Corinaldo?

Secondo Adnkronos, diversi testimoni riferiscono di una persona incappucciata che sarebbe salita su un 'cubo' per poi spruzzare lo spray e forse lanciare qualcos'altro. Immediatamente dopo, secondo i testimoni, nel locale non si sarebbe più riuscito a respirare e tutti sono scappati via, dirigendosi verso le uscite di sicurezza. Ad AnconaToday una ragazza di 16 anni ha detto di aver "visto qualcuno salire sul palco, era incappucciato, l'ho visto bene. Poi è iniziato tutto". Chi era quella persona incappucciata? 

Il pierre del locale sostiene invece che potrebbe essere stata una banda di borseggiatori a spruzzare lo spray. "Sono quasi sicuro - queste le sue parole - alle feste nei locali lo spray si vede sempre più spesso. Ci sono un sacco ragazzini che si lamentano di essere derubati o di aver perso degli oggetti, non pochi casi, tanta roba. Lo spray viene tirato fuori dalla banda quando qualcosa va storto".

Gli investigatori stanno intanto valutando se sia ipotizzabile un collegamento tra la tragedia e un episodio analogo avvenuto nel gennaio 2017 a pochi chilometri di distanza, in una discoteca di Senigallia dove suonava, peraltro, lo stesso trapper. La discoteca era il Mamamia: era da poco trascorsa la mezzanotte quando qualcuno spruzzò spray urticante tra la folla. Il personale riuscì ad aprire immediatamente le porte di emergenza ma tre giovani rimasero comunque intossicati. 

Corinaldo, strage in discoteca: le foto

Gli altri episodi analoghi

Ma di episodi simili nel recente passato ce ne sono diversi. Nell'ottobre 2017 un concerto di Elisa a Torino venne interrotto proprio perché qualcuno, forse un borseggiatore, aveva spruzzato dello spray al peperoncino tra la folla. Ma non è l'unico episodio: il 15 luglio del 2017 cinque persone rimasero ferite al concerto del rapper di Gue Pequeno e Marracash, a Sesto San Giovanni. Anche in quel caso qualcuno aveva spruzzato dello spray tra la folla. E di casi se ne potrebbero elencare tanti altri. 

Le porte non erano bloccate

Si è rilevata una voce infondata invece quella delle porte di emergenza bloccate.  Secondo il vicepremier Matteo Salvini, le "tre uscite di sicurezza censite erano funzionanti, non è vero che c'erano porte bloccate". Secondo il ministro c'erano "tre uscite di sicurezza che nella sala principale, l'unica in cui si svolgeva l'evento, permettono un'emergenza per 469 persone".

La ricostruzione: decessi causati dal cedimento di due muretti

Un altro elemento quasi certo riguarda la causa dei decessi: le morti sarebbero state causate dal cedimento di due muretti all'esterno del locale sotto la pressione delle persone in fuga, cedimento che ha provocato la caduta di alcuni spettatori e il loro schiacciamento da parte degli altri che gli sono passati sopra. (In basso l'uscita secondaria del locale, ANSA)

Corinaldo 2 ANSA-2

Le testimonianza: "Un c... ha iniziato a spruzzare lo spray"

Agghiaccianti i resoconti di chi era nella discoteca: "Spingevano da dietro, era impossibile non schiacciare le persone", avrebbe raccontato alla madre una delle ragazzine presenti ieri nella discoteca. "Una ragazza che si trovava nel locale - riferisce all'Adnkronos Don Giuseppe Bartera Sebastianelli, parroco della chiesa di S. Pietro Apostolo di Corinaldo - ha raccontato alla mamma come mentre scappava non voleva schiacciare nessuno ma la spingevano da dietro e non ha potuto farne a meno: era impossibile non schiacciare le persone". 

"Stavo per entrare alla Lanterna azzurra, quando hanno iniziato a evacuare tutta la gente... Era il panico, gente che piangeva sangue, gente a terra che non respirava...", ha spiegato un'altra ragazza raccontando l'atmosfera di ieri notte davanti alla discoteca. "Un c... ha iniziato a spruzzare lo spray al peperoncino", riferisce la ragazza, raccontando della scena in un locale dove l'età media, spiega, è "di 14, 15 o 16 anni". "Siamo andati via perché la situazione era veramente drammatica", ha detto ancora con la voce evidentemente ancora sconvolta.

Le vittime 

Nella strage di Corinaldo, nell'Anconetano, hanno perso la vita cinque giovanissimi e la mamma di una delle ragazze. Le vittime sono: Asia Nasoni, 14 anni, di Senigallia; Daniele Pongetti, 16 anni, anche lui di Senigallia; Benedetta Vitali , 15 anni, di Fano; Matttia Orlandi, 15 anni, di Frontone; Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia. Ha perso la vita anche Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia.

Ci sono 7 feriti in gravi condizioni

E' stato aggiornato il bilancio dei feriti ricoverati dopo la strage di questa notte all'interno della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Sono sette i giovani, di cui due ragazzi e cinque ragazze tra i 14 ed i 21 anni, trasportati in codice rosso all'ospedale regionale di Torrette e ricoverati in terapia intensiva nel reparto di rianimazione. Le loro condizioni sono stabili ma la prognosi rimane ancora riservata. Sempre all'interno del nosocomio del capoluogo sono stati ricoverati altri 7 giovani, uno in codice rosso che attualmente si trova al pronto soccorso in attesa di essere valutato, uno in codice giallo e 5 in codice verde.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ancona, il giallo dello spray e gli episodi simili: tutti i punti ancora da chiarire

Today è in caricamento